I dati ufficiali del Rapporto Annuale SIAE 2024, diffusi lo scorso 16 luglio, registrano, dopo il successo dell’anno precedente, un nuovo record per il settore dei parchi divertimento in Italia, quanto a visitatori e fatturato. Nel 2024 si rileva un forte incremento dell’offerta e del pubblico, con 22.836 giorni complessivi di apertura (4,9% in più del 2023) e 21.104.651 ingressi (+7,4% su base annua). Il fatturato da biglietteria dei parchi tematici, acquatici, zoo, acquari e parchi avventura monitorati da SIAE, oltre 170, raggiunge nel 2024 i 306,6 milioni di euro (+1% sul 2023), superando la soglia dei 300 milioni. Questa combinazione di dati – crescita del numero di visitatori superiore a quella del fatturato, comune peraltro a tutti i settori dello spettacolo – segnala l’efficacia delle politiche di pricing inclusive introdotte negli ultimi anni per ampliare la clientela. Dunque un 2024 di successo per l’industria dei parchi divertimento. Dal Rapporto emerge che nel 2024 il cinema è stata l’attività di spettacolo maggiormente fruita, con 73 milioni di biglietti, in 1700 sale e 2,7 milioni di proiezioni, seguono poi i concerti, con 29 milioni di ingressi in 65.000 spettacoli poi il teatro con 28 milioni e quindi i parchi divertimento: una meritata posizione, quella del quarto posto, realizzata con solo 250 strutture, questo il numero di quelle monitorate da SIAE, e 22.000 giornate di apertura.
Offerta e visitatori: ampliamento stagionalità e record di ingressi nei parchi divertimento
A guidare l’aumento delle giornate di apertura è stato il monitoraggio di nuove strutture dotate di sistemi di biglietteria monitorati da SIAE e l’estensione della stagionalità: i parchi a tema hanno creato nuovi format per valorizzare periodi come Carnevale, Halloween e Natale. Questa strategia di tematizzazione ha infatti permesso di distribuire i visitatori durante diversi mesi dell’anno, anziché concentrare l’affluenza solo in estate.
Di conseguenza, nel 2024 i parchi hanno accolto oltre 21,1 milioni di ospiti, con un aumento di circa il 7,4% rispetto all’anno precedente. Il maggior numero di visitatori e il prolungamento delle aperture sono andati di pari passo: ad esempio, il mese di dicembre ha registrato il tasso medio di affluenza giornaliera più alto dell’anno (1.514 visitatori al giorno), superando persino il mese di agosto (1.164). Questo fenomeno conferma che le tematizzazioni natalizie e gli eventi invernali stiano progressivamente riducendo l’effetto stagionalità, spostando parte dell’attenzione dei visitatori verso periodi finora meno frequentati. In quanto attività rivolte al tempo libero, i parchi conseguono nei fine settimana i risultati migliori, con oltre il 41% di presenze sabato e domenica rispetto agli altri giorni della settimana.
Politiche di pricing e fatturato
Il fatturato complessivo della biglietteria ha sfiorato i 307 milioni di euro nel 2024, con un incremento di +1% rispetto al 2023. L’andamento più moderato del fatturato rispetto alla crescita degli ingressi, unito a un calo del 6% del valore medio per visitatore, indica che molte strutture hanno adottato prezzi più accessibili e offerte promozionali. Tali politiche di pricing inclusivo hanno ampliato significativamente il bacino di utenza, accogliendo nuovi segmenti di pubblico e facilitando l’ingresso di fasce di consumatori precedentemente meno coinvolte.
Investimenti e innovazione: attrazioni immersive e sostenibili
Uno dei motori principali del settore è rappresentato dai massicci investimenti in nuove attrazioni e tecnologie. I dati diffusi da AssoParchi, organizzazione di categoria del settore evidenziano che per la stagione 2025 sono già stati stanziati 220 milioni di euro, con una previsione complessiva di 500 milioni di investimenti nel triennio 2025-2027. Questi fondi vengono destinati a progetti relativi a nuove aree tematiche, attrazioni immersive e soluzioni tecnologiche all’avanguardia, oltre a infrastrutture green volte a rendere i parchi più sostenibili.
Le innovazioni introdotte rendono l’esperienza di visita sempre più coinvolgente e personalizzata. Ad esempio, l’inserimento di spazi dedicati a concerti, DJ set ed eventi temporanei riflette la tendenza a trasformare i parchi in veri e propri centri di intrattenimento multifunzionali. In questo contesto, i parchi divertimento si confermano protagonisti della “experience economy”, che mira ad offrire esperienze memorabili e intergenerazionali. Si rileva infatti nel Rapporto che “I parchi permanenti si confermano pilastri dinamici del turismo nazionale, capaci di coniugare innovazione, sviluppo economico e valorizzazione territoriale. Le tendenze emergenti vedono il settore orientarsi verso
esperienze sempre più immersive e tematizzate, grazie all’impiego di tecnologie di realtà
aumentata e virtuale e al richiamo di franchise di successo. Cresce l’attenzione alla sostenibilità ambientale, con implementazione di fonti energetiche rinnovabili, riduzione di emissioni e plastiche. È strategica anche l’espansione di eventi stagionali speciali, come la
Notte di Halloween e altri festival tematici, pensati per coinvolgere maggiormente un pubblico eterogeneo e garantire flussi di visitatori durante tutto l’arco dell’anno”.
Stagionalità e destagionalizzazione
I dati SIAE rilevano che il periodo estivo rimane centrale per il settore: nel 2024 circa il 64% dei visitatori ha concentrato le visite nei mesi di giugno, luglio e agosto, generando il 66% della spesa totale. Questo grazie alla coincidenza con l’apertura dei parchi acquatici, tipicamente legati alla stagione calda. Tuttavia, il dato più rilevante emerge dalle performance fuori stagione. Come già accennato, dicembre spicca per un alto afflusso medio giornaliero (1.514 persone), superiore a quello di agosto, nonostante un’offerta complessiva più limitata (i parchi acquatici sono chiusi).
Questa inversione di tendenza dimostra la capacità del settore di ridurre la stagionalità tradizionale. In tal modo i parchi guadagnano giorni operativi aggiuntivi nel calendario, incentivando gli operatori a integrare eventi festivi nel proprio palinsesto e a puntare sull’intrattenimento indoor e tematico anche in periodi solitamente di bassa stagione.
Distribuzione geografica delle performance
Il Rapporto SIAE segnala significative differenze territoriali. Il Piemonte, grazie a una vasta offerta di parchi faunistici e avventura è la regione con il maggior numero di strutture censite e con più giorni di apertura. Tuttavia, la vera locomotiva del comparto rimane il Veneto, che concentra il 34% della spesa complessiva italiana in parchi e attrazioni e il 23% degli ingressi nazionali (circa 4,8 milioni di visitatori). Seguono a distanza la Lombardia e l’Emilia-Romagna (entrambe al 19% degli ingressi) e il Lazio (15%).
È interessante notare che nel Nord-Ovest, nonostante una primavera/estate caratterizzata da clima instabile, si è registrato comunque un incremento dei visitatori, segno di una domanda ben distribuita sull’intero arco stagionale. Inoltre, le performance del Centro e Sud Italia sono migliorate in generale, sottolineando opportunità di crescita anche in regioni storicamente meno note per l’offerta di parchi a tema.
Trend del settore dei parchi divertimento
I dati 2024 evidenziano alcuni trend chiave che gli operatori dovrebbero monitorare e cavalcare:
- Politiche di pricing inclusive: la riduzione del prezzo medio per visitatore (-6% rispetto al 2023) ha permesso di ampliare il bacino di utenza. Puntare su offerte flessibili e tariffe promozionali può incrementare ulteriormente la domanda.
- Investimenti in innovazione: grandi risorse vengono destinate a attrazioni immersive, tecnologie digitali e soluzioni green, migliorando l’esperienza e la sostenibilità del parco.
- Tematizzazione stagionale: valorizzare periodi tradizionalmente di bassa stagione (Carnevale, Pasqua, Halloween, Natale) con eventi a tema o allestimenti speciali ha dimostrato di spostare parte della domanda fuori dall’estate.
- Esperienze intergenerazionali: le offerte di intrattenimento (concerti, manifestazioni, attrazioni temporanee) tendono ad attrarre visitatori di tutte le età, consolidando il parco come destinazione familiare e di intrattenimento di massa.
Luciano Pareschi, presidente AssoParchi, ha commentato i risultati affermando che: “I dati SIAE 2024 rafforzano la centralità dell’industria dei parchi divertimento nel panorama turistico nazionale. La crescita non è un dato estemporaneo, ma dipende da una strategia coordinata di sviluppo e investimento che punta su innovazione, destagionalizzazione e qualità dell’esperienza. Abbiamo creduto e continuiamo a credere nel valore culturale, sociale ed economico dei parchi come luoghi capaci di generare indotto, occupazione e attrattività internazionale. I 2 miliardi di euro di impatto economico complessivo sono la prova concreta che questo comparto non solo è maturo, ma strategico per la crescita del Paese, la qualità della vita dei cittadini e la filiera turistica”.
L’evoluzione dell’offerta – più spettacoli, più eventi, più aree dedicate – sta trasformando il parco in un “contenitore di esperienze” rivolto a un pubblico intergenerazionale. Importante è il contributo dei parchi all’economia nazionale, con un indotto stimato in 2 miliardi di euro.