Negli ultimi anni, il periodo di Halloween ha ridefinito le logiche economiche e stagionali dei parchi tematici e zoo, determinando uno spostamento dell’attenzione — e del business — su ottobre, un mese che fino a pochi anni fa coincideva spesso con la fine della stagione per molte strutture. Oggi, i dati parlano chiaro: ottobre, con il periodo a tema horror, è diventato il “tredicesimo mese” del calendario del settore – così ha titolato Forbes – con un impatto rilevante sul fatturato.
Il boom di ottobre: quando l’intrattenimento diventa un affare stagionale
Nel contesto europeo, i grandi gruppi si contendono il pubblico a colpi di eventi horror, parate e percorsi tematizzati. Merlin Entertainments, ha dichiarato a Blooloop che in alcune strutture britanniche il mese di ottobre può arrivare a generare “fino al 46% del profitto annuale”, nel caso di Thorpe Park, battendo persino agosto in termini di affluenza e introiti. Ad Alton Towers la percentuale di incidenza si attesta attorno al 27% degli utili annui, con il 16% del fatturato concentrato nelle cinque settimane di Halloween.
Il successo dei parchi divertimento nel periodo di Halloween è un fenomeno che non riguarda solo il Regno Unito. In Germania e Francia, resort come Europa-Park e Disneyland Paris puntano sempre più sulla tematica autunnale per allungare il calendario, investendo in scenografie ed esperienze, alcune con biglietto separato, per attrarre un pubblico composto da giovani e famiglie.

Il caso USA: Halloween è il “tredicesimo mese” nel fatturato dei parchi divertimento
Oltre Atlantico, Halloween è un business strutturale. I parchi del gruppo Universal Studios, con il suo iconico “Halloween Horror Nights”, incassano circa 575 milioni di dollari con l’evento. Anche il gruppo Disney stima introiti per centinaia di milioni solo dalla biglietteria dei momenti a tema, senza contare il merchandising. Per Six Flags, le cinque settimane di Halloween 2024 hanno fatto registrare un incremento del 20% nelle presenze rispetto all’anno precedente.
La sfida italiana: destagionalizzare per crescere
In Italia il fenomeno Halloween è già strategico. Del resto, secondo le stime di Confesercenti, il periodo più pauroso dell’anno genera in Italia un indotto da 200 milioni di euro, con una spesa media di 66,7 euro per famiglia. Nell’industria dei parchi divertimento, se ad ottobre il clima costringe i più di 100 parchi acquatici italiani alla chiusura, strutture come Mirabilandia, Gardaland e Leolandia, ma anche Magicland più a Sud, hanno costruito negli ultimi anni delle vere “mini stagioni”, basate sulle tematizzazioni horror, con eventi, spettacoli e nuove esperienze immersive nei tunnel dell’orrore o nei percorsi all’aperto, infestati da attori e figuranti. Importanti gli investimenti, se si pensa che in questo periodo un grande parco italiano arriva ad ospitare ben 400 figuranti, tutti professionalmente formati, truccati e dotati di costumi a tema, da sommare al cast artistico, composto da decine di artisti.
A quelle dei parchi a tema si aggiungono le stagioni a tema Halloween organizzate dai parchi faunistici, aperti nel periodo autunnale, presentano belle iniziative nel periodo di Halloween: tra tutti lo Zoosafari di Fasano, il parco Natura Viva e Zoom Torino.

Il periodo di Halloween induce ad adottare specifiche strategie. Le più efficaci adottate dai parchi a livello globale sono:
- Gli eventi a biglietto separato: per implementare le presenze nello stesso giorno;
- Il merchandising esclusivo: da accessori a collezione a gadget in edizione limitata, spesso venduti anche online;
- Il cibo e beverage a tema: dal drink “spaventoso” agli snack temporanei;
- La vendita di esperienze premium: attrazioni horror, fast-pass tematici e soggiorni a tema nei resort;
- La promozione sulla vendita di abbonamenti per la stagione successiva che include l’accesso a partire già dal mese di ottobre, e non da gennaio.
Prospettive del settore nel periodo di settembre e ottobre
In Italia la stagione estiva resta il periodo leader in termini di ingressi (64% dei visitatori tra giugno e agosto), ma la “seconda stagione” di ottobre ridisegna la curva della domanda, avvicinandosi in alcuni casi ai livelli dei primi mesi di apertura e spingendo i parchi verso una logica di programmazione su una stagione prolungata. I principali operatori sottolineano che le tematizzazioni stagionali rappresentano anche un volano di innovazione, catalizzando investimenti su nuove attrazioni, scenografie e collaborazioni con brand, aziende del settore alimentare e creator digitali.
Halloween non è più solo una moda importata dagli Stati Uniti, ma una leva imprescindibile di business. Con percentuali di incidenza sul profitto che, all’estero raggiungono il 30/50% nei migliori casi europei e americani, ottobre si candida ormai a essere un mese molto importante nel calendario dei parchi a tema.




