• Home
  • chi sono
  • video e interviste
  • I miei contatti

Un Blog sui Parchi Divertimento

Novità, marketing e tanto altro su parchi divertimento, acquatici e parchi avventura, luna park...

di Maurizio Crisanti

  • marketing, AI, social network
  • parchi tematici
  • parchi acquatici
  • parchi avventura
  • Luna Park
  • laser game
Ti trovi qui: Home / news / Nasce a Roma Rete Imprese di Spettacolo: i parchi divertimento nel network, con i concerti e gli spettacoli a capitale privato

Nasce a Roma Rete Imprese di Spettacolo: i parchi divertimento nel network, con i concerti e gli spettacoli a capitale privato

Dicembre 11, 2025 by Maurizio Crisanti

Un nuovo soggetto per un settore industriale

La costituzione di Rete Imprese di Spettacolo dentro l’AGIS segna un passaggio importante per tutto quel pezzo di spettacolo dal vivo che vive di pubblico, biglietteria e investimenti privati, più che di contributi pubblici. In un unico perimetro si ritrovano ANET, Assoconcerti, Assomusica, AssoParchi e ISP, cioè le principali realtà che rappresentano produttori e gestori di teatri a iniziativa privata, organizzatori di concerti ed eventi musicali, e gestori di parchi tematici, acquatici, zoo, acquari e parchi avventura, che integrano spettacolo, animazione e intrattenimento.

Questa aggregazione nasce in AGIS – storica casa comune dello spettacolo italiano – ma mette al centro in modo esplicito le imprese che operano in logica di mercato, chiamate ogni stagione a bilanciare qualità artistica, sostenibilità economica e capacità di innovare l’offerta. Si tratta di un messaggio politico chiaro: non esiste più un confine netto tra cultura e industria, esiste un ecosistema in cui teatri, concerti e parchi divertimento concorrono allo stesso tempo al PIL, al turismo e alla coesione sociale.

Presentazione in occasione degli 80 anni AGIS

La Rete è stata presentata lo scorso 10 dicembre a Roma, presso il Palazzo dello Spettacolo dell’AGIS, nell’ambito delle celebrazioni per gli 80 anni dell’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo. All’evento hanno partecipato i presidenti delle associazioni costituenti, Guglielmo Mirra, Bruno Sconocchia, carlo Parodi, Luciano Pareschi e Michele Gentile. Essi hanno illustrato missione e obiettivi, in un panel che ha sottolineato il ruolo strategico di un settore capace di generare valore economico e culturale con logiche imprenditoriali. Questa cornice celebrativa ha conferito ulteriore peso simbolico al lancio, legando il progetto innovativo alla storica traiettoria dell’AGIS come punto di riferimento per lo spettacolo italiano.

I numeri: presenze, fatturati e un linguaggio da industria

Il lancio della rete ha permesso di rendere noti i numeri dei settori rappresentati: secondo i dati del Rapporto SIAE 2024, l’insieme dei settori rappresentati supera complessivamente i 55 milioni di presenze annue, con un fatturato da sola biglietteria vicino a 1,5 miliardi di euro, ai quali si somma un indotto crescente legato a servizi accessori, ristorazione, merchandising e turismo.]

Dentro questo aggregato spiccano tre motori: la musica dal vivo, con oltre 39.000 eventi di musica popolare contemporanea, più di 24 milioni di spettatori e un giro d’affari che si avvicina al miliardo di euro; i parchi tematici, acquatici, zoo e acquari, che nel 2024 hanno superato i 21,1 milioni di ospiti e per la prima volta i 300 milioni di euro di biglietteria; il teatro di iniziativa privata orientato al grande pubblico, con oltre 9,5 milioni di presenze e 170 milioni di euro di incassi. Insieme, questi segmenti dimostrano che “con lo spettacolo si mangia” non è uno slogan, ma la fotografia di filiere produttive che generano lavoro stabile, occupazione stagionale qualificata e investimenti strutturali sul territorio.

Una missione: rappresentanza specifica e visione comune

La missione dichiarata della Rete è duplice: da un lato garantire una rappresentanza specifica alle imprese che producono e programmano spettacolo dal vivo in chiave imprenditoriale; dall’altro promuovere uno sviluppo del settore orientato alla qualità, alla sostenibilità e all’innovazione. In questo senso, la rete non si limita a “mettere insieme sigle”, ma prova a costruire un racconto unitario che faccia capire alle istituzioni che un teatro privato, un grande concerto e un parco tematico che investe su live show condividono problemi, linguaggi e priorità.

Nel perimetro della Rete convivono infatti soggetti che gestiscono spazi teatrali propri, imprese che producono e organizzano grandi tour musicali, e imprese dei parchi divertimento, nei quali lo spettacolo è parte importante dell’esperienza offerta. Questo intreccio tra produzione culturale, intrattenimento e turismo esperienziale rende la nuova rete attenta a come stia cambiando il modo di fruire spettacolo, sempre più ibrido tra palco, arena e destinazione di tempo libero.

Le richieste: IVA, tax credit, impianti e regole

Accanto alla fotografia del presente, la Rete si presenta alle istituzioni con una piattaforma programmatica molto precisa. Il primo punto è l’estensione al settore dello spettacolo dell’aliquota IVA ridotta al 5%, oggi prevista per il commercio delle opere d’arte: una scelta che avrebbe l’obiettivo di alleggerire l’impatto dei costi crescenti, liberare risorse per investimenti e assunzioni, e sostenere il potere d’acquisto del pubblico.]

Accanto all’IVA, la richiesta di strumenti dedicati di sostegno allo sviluppo – tax credit e fondi specifici per chi investe in produzione, organizzazione e promozione di spettacolo dal vivo in logica profit – mira a colmare un vuoto: queste imprese, pur generando numeri da industria, spesso restano fuori dai principali strumenti di politica industriale e di sostegno all’innovazione. Infine, l’attenzione agli impianti: dalla costruzione di nuove strutture alla ristrutturazione e all’ammodernamento tecnologico di teatri, live club, arene e parchi, con focus su sicurezza, accessibilità e sostenibilità ambientale, soprattutto nel Mezzogiorno, dove il deficit di infrastrutture per lo spettacolo e il tempo libero è ancora evidente.

Sul piano regolatorio, la Rete interviene su tre fronti che da anni rappresentano un freno competitivo. Il primo è il diritto d’autore e i diritti connessi: la complessità di rapportarsi a più società di collecting, con regole e prassi diverse, rende la gestione dei compensi un percorso ad ostacoli; da qui l’auspicio di una semplificazione delle procedure di gestione delle licenze e di un confronto che conduca a tariffe eque e sostenibili per tipologia di evento.

Il secondo fronte è la semplificazione amministrativo-burocratica, con la richiesta di una normativa più aderente alla specificità di un lavoro per sua natura discontinuo, realizzato spesso in tempi rapidi e con sovrapposizione di competenze tra enti di controllo; l’obiettivo è maggiore uniformità interpretativa e un uso più esteso dell’autocertificazione, senza abbassare gli standard di sicurezza. Terzo nodo, i codici ATECO: l’attuale frammentazione penalizza gli organizzatori di concerti e festival nell’accesso a bandi, agevolazioni e persino nelle rilevazioni statistiche, motivo per cui la Rete chiede codici specifici che riconoscano la peculiarità di chi produce e organizza spettacolo dal vivo, distinguendolo dai servizi di supporto generici.[3][1]

Cosa cambia per i parchi divertimento

Per il mondo dei parchi tematici, acquatici, zoo e acquari, l’ingresso in Rete Imprese di Spettacolo rappresenta una doppia opportunità. Da un lato, consente di stare al tavolo con teatri e musica dal vivo, come parte integrante di una filiera dello spettacolo che produce contenuti, investe in palinsesti stagionali, crea format originali e genera flussi turistici rilevanti a livello locale e nazionale.

Dall’altro, apre la possibilità di portare nel dibattito pubblico temi che i parchi vivono quotidianamente: dalla necessità di impianti moderni e sostenibili dal punto di vista energetico, alla gestione delle grandi platee all’aperto, fino all’integrazione sempre più spinta tra attrazioni, live show, eventi serali e stagionali. In un contesto in cui i visitatori scelgono il parco anche per la qualità dell’intrattenimento dal vivo, avere una rappresentanza che parla con una sola voce di spettacolo, turismo e industria del tempo libero può fare la differenza nelle scelte del legislatore. Nel messaggio di presentazione, la Rete si definisce come luogo di dialogo strutturato tra imprese e istituzioni su fisco, lavoro, infrastrutture e regole del gioco. L’obiettivo dichiarato è quello di superare interventi emergenziali e misure frammentate per arrivare a politiche di medio-lungo periodo che riconoscano allo spettacolo dal vivo di mercato lo stesso status di altre industrie culturali e creative.

Condividi:

Sull'argomento:

I parchi di divertimento tra le imprese turistiche Biglietterie automatizzate per spettacoli e vincoli per i parchi divertimento: risponde la Commissione Europea e dà ragione al settore codice spettacolo dal vivoCodice dello spettacolo dal vivo: e lo spettacolo viaggiante e parchi divertimento? A Roma i parchi di divertimento, festosi ma arrabbiati per la mancata riapertura Nuovi codici ATECO per i parchi di divertimento e spettacolo viaggiante

Archiviato in:news, parchi acquatici, parchi tematici, Parchi Zoo e delfinari

RICERCA

ARTICOLI RECENTI

Sale Lan e spettacolo viaggiante: proroga al 31 dicembre 2026

Viaggi d’istruzione: affidamento diretto per acquisto di biglietti per musei e parchi divertimento

Scivoli acquatici: il punto sulla revisione della norma UNI EN1069

Come sono andati nel 2024 i parchi divertimento a livello globale, nel Rapporto TEA Global Experience Index 2024

Halloween: l’ascesa irresistibile di ottobre nei bilanci dei parchi divertimento

Meeting AssoParchi

Il Meeting AssoParchi a Mirabilandia: due giorni che raccontano un settore in movimento

Regime fiscale per parco minerario, parco speleologico e ponte tibetano: esperienze al confine tra esenzione, IVA ordinaria e biglietteria

Disney sbarca a Roma: sì, solo temporaneamente… ecco Disney Immersive Animation

Experience Economy: parchi tematici, ma anche esperienze immersive, Pop art e nuove opportunità dal Location based Entertainment

Netflix House e l’era delle eperienze immersive: lo streaming incontra il parco a tema

DDL governativo sulle piscine: nuove disposizioni per la sicurezza e la salute. Cosa cambia per i parchi acquatici

CHI SONO

Mi chiamo Maurizio Crisanti, mi occupo di parchi di divertimento - parchi a tema, parchi acquatici, e faunistici, e parchi avventura - coordinando le associazioni nazionali di categoria del settore.

Privacy e Cookie Policy

Qui le informazioni sui dati, la privacy e l’utilizzo di cookie https://mauriziocrisanti.it/privacy-policy/

ARGOMENTI

accessibilità AI asd attrazioni big data biglietterie biglietti nominali biglietti omaggio codice identificativo collaboratori familiari commissioni di vigilanza customer experience cx dati digital marketing disabilità Disney Disneyland Paris elenco attrazioni errori previsioni meteo eSport Gabrielli gioco automatico gite scolastiche guest experience inps laser game luna park marketing marketing esperienziale meteo terrorismo parchi acquatici parchi avventura parchi divertimento parchi tematici parco avventura prezzo dinamico scia sentenza siae sicurezza sostenibilità spettacolo spettacolo viaggiante Tripadvisor

Copyright © 2025 · Magazine Pro Theme on Genesis Framework · WordPress · Accedi