Molte città europee ospitano in questo periodo un luna park. Parigi a Pasqua è sinonimo di Foire du Trone, da 1.059 anni. La fiera, attualmente ospitata nel più grande parco parigino, ha vissuto anche momenti difficili, come quello dello spostamento della localizzazione da un’area millenaria ad uno spazio più decentrato. Nel 1962 il Comune di Parigi richiese infatti di spostare il luna park sul bordo del Bois de Vincennes, comunemente chiamato “il Reuilly”, il più grande giardino della “Ville Lumiere”, di oltre 900 ettari. Fu un momento difficile per gli esercenti, ma con le indicazioni della loro associazione di categoria la Municipalità ha concordato piani per l’igiene pubblica – il parco ospita anche numerose attività di somministrazione – e la sicurezza della manifestazione.
La nuova localizzazione della Foire du Trone è stata inaugurata nel 1964 e gli esercenti mi hanno confermato che il pubblico, un po’ disorientato durante i primi anni, ha poi imparato rapidamente la strada per il luna park, grazie alla spettacolare rete di metropolitane parigina, che raggiunge l’area con tre linee diverse, e alle due linee di autobus. Quest’anno la Fete Foraine – il luna park in francese – dura dal 25 marzo al 23 maggio 2016, ed accoglie in genere oltre cinque milioni di visitatori, seconda solo all’Oktoberfest di Monaco, che ne conta circa sei milioni, rappresentando uno dei più grandi e prestigiosi luna park d’Europa.
I gestori mi hanno segnalato che il successo della manifestazione è dovuto all’iniziativa di alcune persone, diverse per età e condizione, che hanno sviluppato il progetto con un obiettivo comune, quello di aver saputo conservare l’interesse socio culturale della festa, che richiama cittadini di cultura e religione diversa, per divertirsi e socializzare.
Il Luna park è in continua evoluzione, si è sempre più sviluppato ed ospitare attrazioni sempre più complesse, mantenendo tuttavia la presenza delle giostre più popolari, con un gradimento del 92%, secondo un recente sondaggio condotto da Médiamétrie. Si tratta quindi di una istituzione nazionale, come ebbe a sottolineare Jacques Chirac in occasione della firma di un accordo che protegge la sua creazione sul Reuilly nel Bois de Vincennes.
Per garantire la salvaguardia del più antico luna park di Francia sono state assunte misure per garantire la sicurezza del pubblico, il rispetto dell’ambiente verde che lo ospita, e il riconoscimento della vocazione socio-culturale di questa grande festa tradizionale, una esposizione storica delle attività di spettacolo viaggiante è stata inaugurata in occasione della 1.043ma edizione della Fiera del Trono.
Il parco si presenta molto bene, ha una forma romboidale, con due viali principali che si incrociano. Molte le attrazioni spettacolari, contornate da rotonde a premio e giostre per bambini. l’atmosfera di festa è evidente, e le attrazioni sono nella maggior parte dei casi molto ben tenute, ricche di colori e con facciate scenografate, quando possibile. Veramente un grande luna park, che ospita un pubblico composto da famiglie e giovani, nel quale sono presenti le diverse componenti della società francese. Alcune attrazioni molto elevate, come lo Sky Fall di 80 metri e la ruota panoramica, connotano il parco, che è visibile in lontananza da alcuni punti della città, tra i quali la Tour Eiffel.
Cosa ho imparato dalla Foire du Trone?
- Che in Italia dobbiamo recuperare la cultura dello festa popolare: deve farlo l’Amministrazione pubblica, nei Ministeri dello “spettacolo colto”, e le Amministrazioni locali. A Parigi la Municipalità ha saputo individuare soluzioni e conservare una tradizione che nel nostro Paese non è adeguatamente considerata. Vedere le tante Giostre a cavalli nel centro di Parigi – una delle quali davanti allo splendido Municipio – fa considerare quanto ci sia ancora da fare in Italia nel diffondere la cultura dello spettacolo viaggiante.
- Agli esercenti francesi va il merito di aver saputo valorizzare il contributo dell’associazione di categoria. Con il pericolo rappresentato dallo spostamento del parco, essi hanno fatto esperienza del fatto che da soli non si va da nessuna parte, tanto meno nei rapporti con una amministrazione di quasi 12 milioni di abitanti. I colleghi d’Oltralpe hanno saputo individuare rappresentanti capaci, hanno accolto attrazioni anche da luoghi lontani, pur di avere alcune giostre di grande richiamo.
- Interessanti la comunicazione ed il marketing: il parco viene inaugurato ogni anno con una grande festa, da un testimonial famoso. La manifestazione ha un sito internet e profili su Facebook, Twitter, Instagram e Youtube. Sono stati organizzati concorsi sui social network, con abbonamenti in premio. Un contest è ancora aperto per chi volesse cimentarsi. In questo modo sono stati raccolti molti contatti tra i giovani. Frequenti sono i lanci dei comunicati-stampa con gli eventi che si susseguono. E’ molto carina anche la mappa su Google Maps, che permette di localizzare le attrazioni, con i prezzi praticati. Un vero piano di comunicazione integrato, da prendere per esempio anche nei luna park italiani.
Come si accede alla Fiera del Trono
La fiera è ad ingresso gratuito, è aperta dal 27 marzo al 25 maggio, dalle 12 alle 24 ed offre circa 350 attrazioni diverse, oltre a chioschi e punti ristoro.
Le attrazioni sono a pagamento, ma è possibile acquistare il Pass Foire du Trône, venduto a €29,90 (€25,90 per gruppi di 20 persone) nei punti vendita ed online, che comprende 26 biglietti, 10 dei quali per l’accesso gratuito alle attrazioni più spettacolari e 16 a riduzione, con sconti per attrazioni a premio e per la ristorazione.
Un pò di storia
Fu nel 957 che il re Lotario creò la prima fiera, che assunse subito il nome di “Fiera del pan pepato”. Il 13 Ottobre 1131, il figlio del re Luigi IV, mentre andava a cavallo, fu disarcionato da un branco di maiali, che giravano liberi nei dintorni di Parigi. Per ordine del Re, si proibì ai suini di vagare per la città, con eccezione di quelli appartenenti ai discepoli di S. Antonio, a condizione, tuttavia, che si appendesse un campanello al collo degli animali. Per ringraziare il Re, i monaci avrebbero dato la forma di un maiale ai dolci venduti i occasione della fiera. A quel tempo la fiera era una sorta di mercato all’aperto con venditori ambulanti di generi alimentari e dolciumi, artigianato e la presenza di saltimbanchi e gestori di piccoli giochi. Dopo secoli di mancato esercizio, la fiera fu nuovamente organizzata nel 1805, sotto l’aspetto di un piccolo luna park, nel quale l’aspetto commerciale non era più preponderante. Commercianti ed esercenti del luna park sviluppano negli anni la manifestazione, che nel 1841 arriverà ad occupare la futura Place de la Nation, che divenne il centro della fiera. Furono occupati successivamente i grandi viali limitrofi. Il numero di esercenti della edizione del 1872 era di 1.214, che nel 1880 diventarono 2.424. La manifestazione iniziava la domenica di Pasqua e durava inizialmente una settimana, poi 15 giorni dal 1861, con possibile proroga di ulteriori 8 giornate. Il Prefetto della Senna stabilì che fosse regolata l’esistenza di questa fiera, prima gratuita per gli esercenti, con un canone di occupazione per gli esercenti, di 10 centesimi al giorno per metro lineare.
Dopo questa rapida crescita la fiera conobbe un periodo di declino e il numero dei gestori diminuì sensibilmente a partire dal 1885. Poi, dopo la guerra 1914-1918 la fiera visse un momento di grande rilancio, perché i cittadini di Parigi sentivano il bisogno di divertirsi dopo quegli anni difficili. Lo stesso accade dopo la Seconda Guerra mondiale. Nel 1957 la fiera festeggiò il millennio della Foire du Trone con gli esercenti vestiti da monaci che offrivano dolcetti di pan pepato, a forma di maialini. Questi piccoli dolci, con le loro decorazioni di zucchero, sono divenuti molto familiari a Parigi ed hanno contribuito a rendere popolare la fiera. Il dolce medievale ha contribuito a ristabilire la legittimità della fiera, dandogli un prestigio particolare e suscitando la curiosità dei parigini, sempre appassionato di aneddoti sulla storia della loro città.
(fonti: foiredutrone.com, Wikipedia)