ANAC, con una risposta all’organizzazione di categoria dei parchi divertimento del 6/03/2025, ha confermato che “per affidamenti di importo fino a 5.000 euro non esiste obbligo di acquisto tramite MEPA e che è possibile utilizzare, fino al 30 giugno 2025, l’interfaccia web dell’Autorità”. Pertanto per i viaggi d’istruzione di importi fino a 5.000 euro, incluso l’acquisto di accessi a spettacoli cinematografici, teatrali, parchi tematici, parchi acquatici, zoo, acquari, parchi avventura e musei non è necessario avvalersi del MEPA, mercato elettronico della pubblica amministrazione.

Le segreterie scolastiche possono infatti procedere all’acquisto diretto di beni e servizi senza avvalersi del MEPA per importi modesti, i cosiddetti micro affidamenti. Questa deroga, della quale abbiamo parlato in questo articolo, riguarda anche le gite scolastiche e mira a ridurre gli oneri burocratici e ad accelerare le tempistiche di acquisizione, consentendo alle PA di semplificare le attività operative quotidiane.
Il problema dell’utilizzo delle piattaforme per gli appalti è comune ai gestori di cinema e teatri, e parchi divertimento, i quali dovrebbero formare personale apposito per gestire la complessa procedura anche solo per la vendita di biglietti per un matinée o per una gita in un parco avventura o un acquario. Anche da parte dei sindacati della scuola è stata più volte rilevata la difficoltà delle segreterie scolastiche a gestire uscite di due o tre classi, per una mattinata in un museo o parco avventura pagata con importi che, peraltro, sono in genere a carico delle famiglie, dunque non acquistati con denaro pubblico.
Anche i centri estivi comunali o privati, per portare in piscina una trentina di bambini, potranno raggiungere l’impianto più vicino senza utilizzare strumenti nati per svolgere gare pubbliche.
Le Spese Economali fino a 1.500 euro sono in ogni caso esonerate dal Codice dei contratti pubblici
In ogni caso, le segreterie scolastiche possono considerare l’acquisto di biglietti per cultura, spettacolo e divertimento come spese economali che, su parere di ANAC, fino all’importo di 1.500 euro sono esonerate dall’utilizzo di piattaforme, fatta salva la tracciabilità dei pagamenti.
Una soluzione ispirata al buon senso e alla semplificazione, ripresa anche dai quotidiani, che facilita l’accesso a luoghi di spettacolo, cultura e impiego intelligente del tempo libero.