La ventiduesima edizione dei Parksmania Awards, è stata veramente un successo. Il meeting annuale dei manager dei parchi divertimento che si conclude con la premiazione delle eccellenze del settore, organizzato in collaborazione con Parchi Permanenti Italiani, ha registrato numeri impressionanti. Quasi 200 persone tra professionisti, titolari e manager dei parchi di divertimento, si sono incontrati a Lazise il 19 e 20 ottobre scorsi per una manifestazione che ha visto crescere la partecipazione alla parte convegnistica grazie alla scelta dei temi e alla qualità dei relatori.
Sostenibilità e parchi divertimento
La prima sessione si è aperta nel pomeriggio con un seminario che ha trattato il tema: “Sviluppo sostenibile e parchi di divertimento: elemento imprescindibile per evolvere”, moderato da Maurizio Crisanti. La tematica è molto sentita nel settore, sia per l’attenzione alla responsabilità sociale che per le nuove possibilità di ridurre l’impronta di carbonio e gli sprechi di risorse naturali.
Per quasi quattro ore, quattro relatori hanno sviluppato il tema della sostenibilità sotto vari aspetti. Il primo intervento di Simona Bondanza (responsabile ESG e rapporti istituzionali di Costa Edutainment) ha parlato della “Sostenibilità come fattore di crescita per i parchi del futuro”.
Nel corso dell’intervento la relatrice ha descritto la complessa attività che precede la stesura del bilancio di sostenibilità del Gruppo, prodotto dal 2014 – il report integrato è pubblicato sul sito aziendale – e il percorso in atto verso il raggiungimento di obiettivi sempre più lungimiranti, già previsti dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta da 193 governi. C’è sicuramente attenzione agli effetti sui territori, in termini ambientali e sociali, con l’attenzione al fatto che “La sostenibilità è uno degli elementi di valutazione per attrarre investitori”, dunque la sostenibilità è un tema che impatta sul business. Nell’intervento è stato sottolineato come le nuove generazioni siano particolarmente sensibili a questi temi, e disposti a spendere qualcosa in più per un prodotto o servizio sostenibile. Bondanza ha evidenziato che l’attenzione alla sostenibilità migliora il posizionamento, distingue dai competitor, crea nuove opportunità di business, rafforza l’identità del marchio, è attrattivo per i finanziatori e crea valore.
E’ seguito quello di Antonino Bono (direttore tecnico & HSE Gardaland Resort) che ha presentato alcune scelte virtuose del parco nella direzione dell’efficientamento energetico e idrico.
Il parco, ha riferito Bono, differenzia già autonomamente oltre il 93% dei rifiuti con un centro di stoccaggio interno, che fa risparmiare l’82% dei costi rispetto a qualche anno prima, e sta progettando importanti interventi nella direzione della produzione di energia rinnovabile e della importante riduzione dei consumi di acqua e approvvigionamento. Gardaland si avvale già di energia da geotermia, fotovoltaico e prodotta da un impianto di trigenerazione, per garantire la business continuity e il risparmio energetico. Molta attenzione è nell’approvvigionamento di acqua, carente nell’area del basso Garda veronese. Si provvede affiancando la fornitura dell’acquedotto con pozzi e riuso per alcune attività, oltre a un progetto avveniristico che prevede l’utilizzo dell’acqua del lago per ridurre il consumo dell’acqua di falda, di maggiore qualità. Sono stati creati corridoi ecologici in aree non utilizzate per favorire la biodiversità, e le fioriture annuali sono state sostituite da piante perenni, che cambiano colore rispetto alle stagioni, riducendo peraltro i costi e l’innaffiamento. Bono ha concluso segnalando la necessità di coinvolgere il personale sul tema della sostenibilità.
Successivamente Eleonora Peroni (partner di Up2You), nell’intervento sulle “Strategie ambientali per parchi tematici di successo” ha descritto le possibilità che ha il settore di ridurre l’impronta di carbonio adottando misure compensative.
Anche l’evento di Lazise ha ottenuto la certificazione di carbon neutrality grazie alla partnership con Up2You. “La sostenibilità porta a una maggiore fidelizzazione, perché i clienti apprezzano le scelte sostenibili” ha affermato Peroni, che ha evidenziato come la sostenibilità si trasforma da costo in elemento grazie al quale i tassi di interesse dei finanziamenti – e spesso la sostenibilità non rappresenta un costo, perché il non esserlo costa di più in termini di tassi di interesse dei finanziamenti, premi assicurativi, mancato fatturato dovuto alla scelta del cliente verso competitor più apprezzati per le scelte adottate in termini di sostenibilità e anche per una riduzione dei costi energetici e di alcuni servizi. Anche nel reclutamento dei giovani un’azienda sostenibile trova maggiore facilità, così come nella comunicazione, perché offre la possibilità di fare Green Marketing, nel rispetto della disciplina comunitaria sui Green Claims. Peroni ha infine descritto gli interventi effettuati per il parco Caribe Bay, con azioni di rendicontazione delle emissioni, riduzione dell’impatto e compensazione delle emissioni in un processo che ha come obiettivo la carbon neutrality.
Infine Francesco Porzio (solutions sales manager E.ON Energia) ha affrontato il tema “L’approccio di E.ON alla comunità energetica” presentando questa tipologia di soluzione per produrre energia da fonti rinnovabili e ridurre i costi di approvvigionamento per imprese, cittadini e organizzazioni locali. Porzio ha spiegato che grazie alla installazione di un impianto fotovoltaico, che raggiunge la massima produzione nella fascia di consumo F1, il surplus di energia viene distribuito figurativamente ai consumatori facenti parte della comunità energetica, con autoconsumo virtuale, e riceve un incentivo dal GSE. Dunque aziende, enti pubblici e cittadini si raccolgono in una comunità energetica per risparmiare sui costi di energia, accogliendo soci produttori di energia da fotovoltaico e soci consumatori, tutti connessi alla medesima cabina primaria. Non c’è dunque nessun abbattimento in bolletta bensì redistribuzione dei contributi ricevuti dal Gestore Servizi Energetici nazionale, dei quali il socio produttore riceverà una percentuale maggiore.
In tutti gli interventi i relatori hanno evidenziato come il settore dei parchi di divertimento abbia intrapreso un percorso importante verso la sostenibilità ambientale, investendo risorse e progettando soluzioni per la minore produzione e smaltimento dei rifiuti, la produzione di energia e il risparmio dell’acqua, risorsa non infinita, reso difficile da normative che impediscono il riutilizzo per necessità aziendali.
La seconda giornata di seminari: ticketing, eventi e politica dei prezzi
Molto interessanti anche i dibattiti della seconda giornata. Un seminario sulla sicurezza e accessibilità delle attrazioni e dei parchi, che ha occupato l’intera giornata, alla presenza di decine di professionisti tra i quali i rappresentati di INAIL, la mattinata si è aperta con un tema che ha suscitato grande dibattito: Daniela Ferracane (consulente sulle biglietterie automatizzate) ha parlato dei “Sistemi di biglietteria e limiti imposti dall’Agenzia delle Entrate: vincoli e possibilità”, con intervento che ha riepilogato la disciplina vigente in materia di spettacoli e parchi divertimento e i risultati dell’attività dell’associazione di categoria di riferimento per migliorare il processo di annullamento di titoli invenduti, e sulla vendita di biglietti a gruppi di clienti. I presenti, nel dibattito che è seguito, hanno rilevato come ci siano alcune prescrizioni che di fatto impediscono la vendita attraverso specifici canali, come le OTA, impedendo di competere sul mercato internazionale a pari condizioni con i competitori europei. E’ seguito l’intervento di Fabrizio Rufo (project analyst Matematici srl) che ha presentato il tema “Un sistema di biglietteria evoluto, che risponde alle nuove esigenze dei parchi di divertimento”. Molta curiosità ha suscitato la presentazione di uno strumento portatile, che può funzionare da POS ed emettere biglietti con codice QR, permettendo di vendere biglietti già dal parcheggio del parco o tra gli alberi di un parco avventura, utile anche per rafforzare le casse tradizioni con altri operatori negli orari di picco.
Altro tema di interesse per il settore è quello trattato da Massimo Gottifredi (direttore CulTurMedia Legacoop) con un intervento sui: “Servizi in outsourcing e parchi di divertimento – Cooperative per la erogazione di servizi nei parchi: limiti e opportunità”. Il relatore ha evidenziato la linea sottile che separa le prestazioni che il sistema cooperativo può assicurare al meglio, ovvero la erogazione di servizi, molto utilizzata nel settore – spesso nell’ambito della pulizia, raccolta rifiuti, manutenzione del verde e vigilanza in acqua – e la prestazione di manodopera, che non è possibile affidare a una cooperativa ma ad agenzie di lavoro interinale. Nell’intervento Gottifredi ha evidenziato che il sistema cooperativo offre al committente ampie garanzie di professionalità ed efficienza favorendo l’occupazione di persone che non sempre il mercato del lavoro è in grado di assorbire, con un rapporto qualità prezzo interessante per le aziende.
Nel pomeriggio Sinta Carini (artista e collaboratrice di Amusement Project) ha relazionato sulla ”Importanza della componente artistica nei parchi e le problematiche relative ai rapporti con le agenzie e/o gli artisti”. Gli spettacoli sono sempre più presenti in tutte le tipologie di parchi, con budget rilevanti, per circa 15 milioni di euro complessivi.
E’ seguita Sabrina Mangia (direttore Marketing Mirabilandia) che ha trattato il tema: “Eventi e Creatività: l’Esperienza di Mirabilandia nella Stagione 2023 – Le scelte strategiche del parco divertimenti di Ravenna”.
L’intervento, molto stimolante, ha presentato le scelte operate dal parco ravennate nella stagione 2023, che ha presentato giornate a tema, come il Winx Fairy Day, ed eventi in collaborazione con MTV e RDS, evidenziando l’esperienza positiva del parco, che ha riservato un budget significativo agli eventi coinvolgendo nuovi segmenti di pubblico che non sempre si avvicinano ai parchi di divertimento. I risultati hanno confermato la tendenza dei parchi a diventare contenitori di spettacolo e divertimento, sia con le attrazioni che con eventi di grande richiamo, molto apprezzati dal pubblico.
Poi Giorgia Tonini (Amusement Project – La Valigia di Pimpi): “L’uso delle parole nella comunicazione social dei parchi” ha presentato un intervento sul linguaggio più opportuno per una comunicazione efficace e coinvolgente.
I seminari si sono conclusi con un interessante intervento a due voci, con Massimiliano Freddi (Wonderwood – 2° vicepresidente IAAPA) e Filippo Saccà (Zoom Torino) dal titolo: “Prezzo = Esperienza: per cosa pagano gli Ospiti?”.
Molti gli spunti offerti dai relatori, sulla relazione tra prezzo e valore dell’esperienza offerta. Secondo l’esperienza di Freddi “Quello che vende veramente non è il prezzo, ma il prodotto, quindi massima attenzione alla qualità del prodotto, poi al saperlo comunicare”. Si è parlato anche di prezzo dinamico, che anche nei parchi avventura ha permesso in alcuni casi di passare dal 10% al 40% di vendite online e di tentare di spalmare il pubblico su giornate meno affollate usando la leva del prezzo. Interessanti anche i dati esposti da Saccà sull’esperienza con il biglietto che consente di tornare gratuitamente in un’altra giornata, magari in periodi specifici. E’ interessante rilevare che le persone acquistano il biglietto con due ingressi, a prezzo maggiorato rispetto al biglietto singolo, anche se poi la percentuale di utilizzo della seconda giornata riguarda una percentuale di poche decine di punti percentuali rispetto ai titoli emessi.
La manifestazione ha confermato il ruolo di momento di confronto e approfondimento più importante per il settore in Italia. Tante persone del mondo dei parchi si sono conosciute, confrontate e divertite in un contesto adeguato, in grado di ospitare numeri mai raggiunti dall’evento. In questa edizione il maggiore coinvolgimento di Parchi Permanenti Italiani ha reso sostenibile l’organizzazione della manifestazione con un significativo contributo, coinvolgendo relatori di prim’ordine e sponsor che hanno consentito la realizzazione di una manifestazione sempre più partecipata e complessa, in linea con la evoluzione dell’industria dei parchi di divertimento.