Come tutte le aziende, anche i parchi di divertimento si stanno misurando con la sostenibilità del loro business in termini ambientali e sociali. Si tratta di un tema sempre più emergente, tanto più nei grandi gruppi che gestiscono attrazioni a livello globale. Il settore sta realizzando progetti importanti in molti ambiti, tra i quali quello della produzione di energia ed efficientamento dei consumi, utilizzo dell’acqua con attenzione a una risorsa preziosa, nel food & beverage, utilizzando nuovi materiali per le stoviglie e approvvigionandosi in modo sostenibile. Anche nell’ambito della manutenzione delle attrazioni è possibile assumere scelte consapevoli, attraverso la manutenzione predittiva, che ottimizza l’utilizzo di ricambi, mentre i parchi acquatici è possibile adottare pompe a velocità variabile (VFD) per limitare i consumi.
Cosa fanno però i grandi gruppi che gestiscono parchi di divertimento, zoo e acquari a livello globale? Lo abbiamo chiesto a Isidora Diaz direttore della Sostenibilità, Sicurezza, Salute e Ambiente di Parques Reunidos, la società che gestisce 57 strutture in Europa, Nord America e Australia, tra i quali Mirabilandia. Tante le iniziative già intraprese dal gruppo spagnolo: i 19,1 milioni di visitatori a livello globale del 2022 hanno fruito di attrazioni e servizi alimentati al 100% da energia rinnovabile, conferma il Bilancio di sostenibilità del gruppo.
- Cosa significa per Parques Reunidos sostenibilità nell’ambito dei parchi divertimento e attrazioni turistiche?
L’obiettivo di Parques Reunidos è quello di offrire esperienze autentiche, memorabili e tanta gioia ai nostri ospiti attraverso le generazioni contribuendo alla crescita delle nostre comunità e dei nostri partner. Perseguire questa finalità significa che Parques Reunidos si impegna a rendere possibili domani le esperienze memorabili di oggi proteggendo attivamente il pianeta e prendendosi realmente cura delle persone, sostenendo i team con cui lavoriamo e rafforzando le comunità che riuniamo ogni giorno. In altre parole, essere sostenibili significa integrare le preoccupazioni ambientali, sociali e di governance in ogni aspetto della nostra attività, con l’obiettivo di creare un mondo migliore per le generazioni future e, allo stesso tempo, dare forma al futuro di Parques Reunidos.
La tabella di marcia per la sostenibilità di Parques Reunidos è stata lanciata a partire dal 2020, includendo 12 aree di azione. Da allora, abbiamo lavorato per integrare la sostenibilità in tutti i reparti, dai team di manutenzione che garantiscono una buona gestione dei nostri impianti per preservare l’energia o l’acqua, ai team operativi che ne garantiscono il funzionamento in sicurezza, fino al dipartimento che si occupa del personale e della organizzazione che promuove la diversità, equità e inclusione, o al reparto acquisti che assicura che la sostenibilità sia un elemento decisionale nella valutazione di nuovi prodotti o servizi.
- I parchi divertimento sono strutture complesse, nelle quali il processo verso una la sostenibilità riguarda molti aspetti. Quali ambiti vi stanno impegnando di più?
In Parques Reunidos, abbiamo definito 12 aree di azione: 5 nell’ambito ambientale (pianeta), 5 nel sociale (persone) e 2 nei principi di governance.
Ciascun ambito d’azione presenta le proprie sfide e opportunità. Gestiamo parchi in undici paesi, il livello di maturità di ogni nazione o anche di ogni parco dello stesso paese può essere diverso. In questo senso, promuoviamo una strategia globale con implementazione locale, focalizzata sui temi più urgenti in ogni paese, regione o parco all’interno di un determinato paese. Ad esempio, quando si tratta di utilizzo dell’acqua, l’attenzione in termini di azioni da intraprendere è in quei parchi situati in aree con i problemi maggiori, come alcuni dei parchi in Spagna, o le nostre strutture in California.
Ci sono anche aspetti che possono essere diversi a seconda del segmento di business. Ad esempio, la conservazione della biodiversità è un’area in cui zoo e acquari possono creare un impatto positivo attraverso i loro programmi in situ ed ex-situ e attraverso le attività di ricerca e conservazione.
Altri aspetti, in particolare quello legato alle persone, sono più trasversali e seguono programmi e attività comuni a tutti i parchi gestiti.
- Può farmi qualche esempio concreto di azioni intraprese per ridurre l’impronta di carbonio delle strutture che gestite?
Abbiamo compiuto passi significativi nel 2022 nell’affrontare il cambiamento climatico firmando l’impegno SBTi (acronimo di Science Base Targets initiative, si tratta di un’iniziativa congiunta di CDP, UNGC, WRI e WWF per definire gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio per le aziende N.d.T.) e presentando obiettivi a breve termine per la loro convalida. Gli obiettivi sono stati approvati da SBTi nel giugno 2023, il che significa che il Gruppo Parques Reunidos si impegna a ridurre le sue emissioni assolute di gas serra Scope 1 e 2 dell’87,9% entro il 2030 da un anno base 2019 e a ridurre le emissioni di Scope 3 del 27,5% entro lo stesso periodo di tempo.
Nel 2022 abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di emissioni di gas a effetto serra Zero Scope 2 nel 2022 acquisendo il 100% della nostra energia da fonti rinnovabili supportate dai cosiddetti certificati di attributo dell’energia.
Il nostro programma di efficienza energetica e idrica ha dato risultati positivi. Attraverso le iniziative Capex 2022, abbiamo implementato investimenti per migliorare l’efficienza energetica e idrica, con conseguente riduzione delle intensità di energia e acqua per ospite.
Anche il nostro programma di sostenibilità in corso, approvato nel 2022, ha iniziato l’implementazione. Ad oggi, il 40% del F&B utilizza tazze riutilizzabili come unica opzione di ricarica. Questa azione sostiene il nostro obiettivo di ridurre la quantità di rifiuti, compresi i rifiuti di plastica e i rifiuti alimentari, che produciamo nei nostri parchi.
Ma proteggere l’ambiente non significa solo prevenire i danni, ma anche creare un impatto positivo. In questo senso, i nostri zoo e acquari svolgono un ruolo chiave attraverso i loro programmi di educazione e conservazione della biodiversità.
4) Quale è a suo avviso il tema più sfidante per il futuro nell’ambito della sostenibilità dei parchi divertimento e attrazioni turistiche?
La questione più sfidante non sarà legata al modo in cui i parchi di divertimento e le attrazioni turistiche influenzano l’ambiente, ma a come gli aspetti ambientali – dalla scarsità d’acqua alle avverse condizioni atmosferiche e ai cambiamenti climatici – ci condizionano. Sappiamo che le condizioni meteorologiche avverse influiscono sulle visite, registriamo sempre più eventi meteorologici avversi che si verificano nelle aree in cui si trovano i nostri parchi, quindi è il momento di agire.
Probabilmente accadrà lo stesso quando si tratta di aspetti sociali. In questo senso, l’accessibilità e l’inclusione degli ospiti diventeranno molto probabilmente un argomento sempre più rilevante per il settore nel prossimo futuro. Negli ultimi anni c’è stata molta attenzione in tutto il settore per affrontare le sfide che riguardano l’accessibilità per tutti, ma c’è ancora un buon lavoro da fare per essere in grado di fornire esperienze inclusive per tutti gli ospiti, e non solo a livello di strutture, ma anche per altri aspetti, come la formazione e la consapevolezza per i membri del team e anche per gli altri ospiti.
Ma, questa è la nota positiva, direi che ci sono anche grandi opportunità di contribuire a un mondo più sostenibile per il settore. Milioni di ospiti visitano i nostri parchi ogni anno; non dovremmo sottovalutare il potere che abbiamo di creare consapevolezza sulle preoccupazioni sociali e ambientali attraverso le nostre pratiche e, anche, perché no? attraverso programmi dedicati in cui le generazioni future possano imparare perché ridurre l’impronta di carbonio, promuovere la conservazione della biodiversità o promuovere la diversità e l’inclusione sono importanti.
Per approfondire: https://www.parquesreunidos.com/en/sustainability/