TEA, l’associazione che rappresenta i principali progettisti, sviluppatori, designer e produttori di luoghi ed esperienze a livello mondiale, ha rilasciato il Rapporto Theme parks and Museums Index 2020. Ne abbiamo tradotto alcune pagine. Il Rapporto completo è prelevabile all’indirizzo https://urly.it/3g0ta .
Continuità e speranza
L’anno 2020 è quello che probabilmente tutti preferiscono dimenticare. Pur esitando a riferire sui problemi del nostro settore durante la pandemia, abbiamo rispettato il nostro principio generale, secondo il quale una documentazione trasparente è per il bene di tutti. Non si tratta solo di cattive notizie. Il nostro settore ha affrontato questo sconvolgimento con alcuni prodotti innovativi e nuovi servizi. Abbiamo anche registrato una ripresa nel 2021, con l’aumento di una domanda repressa per molti parchi, anche se per alcune strutture c’è stata una riduzione della capienza.
I visitatori a livello globale nel 2020 sono calati in percentuali dal 50% al 90%, a seconda dell’andamento della pandemia e della tipologia di parchi; si tratta di uno dei cali più importanti che il settore abbia affrontato. Questa contrazione è arrivata a ridosso di uno degli anni più positivi, il 2019, il cui numero di presenze è stato il più alto degli ultimi cinquant’anni per i più noti operatori a livello globale. (Jhon Robinett, Vice Presidente TEA).
Nel continente americano, molti parchi aperti tutto l’anno hanno operato nei primi mesi del 2020 prima di essere chiusi per lo più a marzo, per diversi mesi. Il numero di visitatori è calato di una percentuale che oscilla tra il 70% e l’80%.
L’area EMEA ha registrato perdite più modeste, in genere dal 60% al 65%. Le Americhe, che ospitano i principali parchi di destinazione, fortemente esposti sul turismo, hanno subito la perdita di questa tipologia di pubblico. Alcune eccezioni sono rappresentate dai parchi cinesi di OCT, che hanno registrato un calo medio del solo 14%, e i parchi Fantawild, che sono calati in media del 20%. Entrambi gli operatori cinesi si affidano in gran parte al mercato territoriale. Allo stesso modo, in Europa, Efteling, parco nei Paesi Bassi, che è frequentato anche da ospiti locali, ed è stato colpito dalle conseguenze del COVID-19 più avanti nella stagione, è diminuito solo del 45%.
I periodi di chiusura e la perdita di turisti internazionali e nazionali, diversa da nazione a nazione, ha creato nel 2020 un mosaico di risultati.
Di conseguenza, il numero di visitatori 2020 è in gran parte legato alle restrizioni dei singoli governi, che hanno limitato i giorni di apertura e la capienza dei parchi, quindi non dovuto alla popolarità e gestione del parco. Pertanto, abbiamo deciso di mantenere la nostra classifica 2019 per il nostro rapporto 2020. Questo sarà riclassificato nel 2021 una volta che le condizioni sanitarie saranno stabilizzate a livello globale.
John Robinett (Senior Vice President, Economics)
Il ciclo della ripresa
Non è ragionevole aspettarsi una ripresa immediata e tornare ai record del 2019. Un’aspettativa più realistica nel breve termine sarebbe quella di tornare a un livello paragonabile a quello della media degli ultimi anni prima del COVID.
Il modello di business del settore delle attrazioni è dipendente da gruppi di visitatori e fa affidamento spesso sui turisti, pertanto si è mostrato particolarmente vulnerabile rispetto al Covid. La buona notizia è che il nostro settore ha già affrontato periodi di flessione e si è ripreso. L’esempio più recente è quello rappresentato dalla Grande Recessione del 2007-2009. Dobbiamo ricordare che durante quella crisi i parchi molto esposti verso i turisti hanno subito danni maggiori rispetto ai parchi con un bacino di utenza composto da residenti. La situazione attuale è sorprendentemente simile. C’è un modello economico storico per il ciclo di recessione, rimbalzo e ripresa, già osservato nel mercato turistico e delle attrazioni in passato, che può essere applicato alla pandemia da COVID-19, supponendo, ovviamente, che tutti gli altri fattori rimangano uguali e che la pandemia sia generalmente contenuta.
La nostra ricerca mostra che il modello si applica se il catalizzatore è il terrorismo, i disordini popolari, il declino economico o la pandemia. Il ciclo mostra un forte calo nel primo anno, seguito da una curva di ripresa di tre anni. Applicando questo ciclo alla pandemia in atto, dopo il declino del 2020 possiamo aspettarci che il 2021 si manifesti come un anno di ripresa. L’anno successivo, il 2022, potrebbe raggiungere un reale recupero e ci si può aspettare un anno di ampia operatività, in qualche caso ancora limitato nelle modalità di gestione. Nel 2023, le aspettative del pubblico aumenteranno – sono attese nuove attrazioni – e gli operatori dovrebbero pianificare e preventivare nuovi investimenti. E in effetti molti lo hanno fatto, con una serie di nuovi parchi, attrazioni e nuove aree che sono state aperte durante il COVID o lo saranno nel prossimo futuro.
Innovazione e domanda del clienti
È difficile prevedere quali cambiamenti rimarranno e quali svaniranno nella fase di ripresa, ma ci sono alcune tendenze da monitorare. Gli incontri e le attività di programmazione virtuali sono diventati rapidamente uno dei più importanti strumenti di continuità e comunicazione durante le chiusure dovute alla pandemia. Nella fase attuale, l’utilizzo degli eventi virtuali è diminuita rispetto ai primi mesi della crisi.
Le persone soffrono una sorta di burnout digitale e vogliono tornare a vivere il più possibile esperienze di persona, sia nel lavoro che nel tempo libero. Gli eventi virtuali e gli incontri online non scompariranno velocemente. Il COVID-19 ha causato la chiusura degli uffici, così come dei parchi a tema, e molti continueranno a lavorare da remoto anche dopo la ripresa, anche se alcuni adotteranno modalità flessibili. Ci saranno ancora incontri online. Questo alimenterà la continua domanda del pubblico che vuole di uscire da casa e vivere esperienze reali, comprese quelle offerte da parchi a tema e dalle attrazioni turistiche.
Il cambiamento delle modalità di lavoro creerà con ogni probabilità una nuova domanda di prodotti per il tempo libero dell’industria dei parchi di divertimento. Un’altra tendenza prevalente è stata quella dell’utilizzo della tecnologia per adattare il lavoro alle nuove condizioni e creare efficienze per il futuro. L’uso di software di biglietteria e prenotazione più avanzati ha permesso ai parchi di servire meglio i clienti direttamente piuttosto che affidarsi a prenotazioni da siti di terze parti, e l’adozione di progetti di intelligenza artificiale e riconoscimento facciale alla base delle applicazioni, ha favorito l’interazione tramite la ricerca vocale, nuove modalità di accesso e acquisti, e maggiore interattività.
Tutti questi elementi, insieme alla gestione virtuale delle code e l’adozione di altri software aziendali hanno permesso una consistente raccolta dei dati che può migliorare molte cose, dalla manutenzione delle attrazioni alla personalizzazione delle esperienze degli ospiti. Un’ultima tendenza che è proseguita quest’anno è la pianificazione, lo sviluppo e il lancio di esperienze immersive più piccole che utilizzano le nuove tecnologie dei media. Alcuni esempi riguardano le nuove unità aperte da Meow Wolf, Illuminarium, Teamlab e molti altri. La nostra industria offre un prodotto fondamentale, che offre alle famiglie tempo da trascorrere insieme, nostalgia, e fuga dal quotidiano. Questa domanda del pubblico ci sarà sempre, e la nostra industria sarà lì a rispondere. Ne stiamo già vedendo abbondanti prove nell’impennata della domanda repressa segnalataci dagli operatori nel corso della ricerca alla base di questo rapporto. Non appena i parchi sono stati nelle condizioni di riaprire, gli ospiti sono tornati ad essere molto numerosi. Questo segnale indica che si tratta di un settore positivo, con un futuro in evoluzione.
I parchi tematici, i parchi di divertimento e parchi acquatici di tutto il mondo hanno lottato nel 2020. A causa della pandemia sono stati chiusi per buona parte, se non per l’intera stagione di operatività.
Le Americhe
Questo rapporto studia i parchi più frequentati, e la maggior parte di questi attori principali normalmente operano tutto l’anno. Negli Stati Uniti, la maggior parte di queste attrazioni era aperta il 1 gennaio 2020, ma è stata chiusa a metà marzo.
I primi 20 parchi a tema del Nord America hanno subito un calo di presenze del 72%.
Le chiusure e riaperture sono state regolamentate dai singoli stati. I parchi della Florida sono stati generalmente chiusi per quattro mesi e hanno iniziato a riaprire all’inizio di metà estate 2020, con limiti di capacità. In California, la maggior parte dei parchi più noti sono stati chiusi per la maggior parte o per tutto il 2020, con alcune eccezioni riportate di seguito.
Questa sorta di privazione si è diffusa nell’industria dei parchi così come tra gli appassionati. Ammettiamolo, c’è un vero e proprio “disturbo nella forza” (frase presa dalla saga di Star Wars, in campo di energia che lega tutti gli esseri ndt) se Disneyland è chiuso!
Mentre scrivo, a settembre 2021, la maggior parte dei parchi nelle Americhe sono stati aperti per la stagione, con buoni risultati. I contingentamenti delle presenze sono stati in gran parte eliminati, con i più grandi operatori che registrano risultati di alcune giornate ai livelli del 2019, economicamente parlando. Il TEA/ AECOM Theme Index è uno studio dell’anno solare, la relazione del prossimo anno presenterà i numeri 2021.
Il calendario di apertura è stato un fattore importante, in relazione al periodo in cui il virus è stato più attivo condizionando la stagione operativa.
Nel continente americano i parchi acquatici hanno sofferto di più dei parchi tematici proprio per questo motivo, e i parchi con stagioni limitate hanno registrato perdite maggiori rispetto a quelli progettati per funzionare tutto l’anno. I 20 migliori parchi a tema del Nord America del 2019 hanno registrato un calo del 72% delle presenze nel 2020
Marina Hoffman (Senior Analyst, Economics)
Il vantaggio dell’Europa
Nella regione EMEA il calo totale di visitatori nel 2020 è stato del 66% per i primi 20 parchi a tema e del 61% per la top 10 dei parchi acquatici. I visitatori nei parchi spagnoli è stata in calo del 80% mentre il parco di Efteling, nei Paesi Bassi, ad esempio, è sceso solo del 45%. Come in altre parti del mondo, l’impatto sulle presenze è dipeso da un gamma di fattori, oltre a quello del turismo internazionale – compresi il quando e il come la diffusione del Covid in un determinato paese ha condizionato la durata della stagione di esercizio e il numero di giorni di chiusura di un parco, il tipo di restrizioni adottate, la tipologia di parco, e il grado di preoccupazione delle persone rispetto al ritrovarsi in gran numero.
La pandemia è stata di particolare gravità in Italia, Regno Unito e Spagna nella fase iniziale. Germania e Paesi Bassi sono stati colpiti più tardi nel corso dell’anno, permettendo ai parchi di essere a disposizione del pubblico domestico durante la piena stagione estiva.
Jodie Lock (Associate Director Economics, Asia-Pacific and EMEA)
Nel complesso, il settore è andato relativamente bene nel 2020, pur colpito dalla pandemia ed è in procinto di recuperare più rapidamente di altri mercati, semplicemente perché i parchi europei sono di carattere regionale. La maggior parte di questi parchi sono stati costruiti 30-50 anni fa, a una certa distanza dai centri della città e raggiungibili principalmente in auto.
Molti parchi hanno sfruttato al meglio i tempi di inattività, preparandosi alla ripresa procedendo con nuove aperture, espansioni e miglioramenti.
Dubai avrebbe dovuto ospitare la prima fiera mondiale in Medio Oriente nel 2020. La pandemia ha modificato i programmi, e pur mantenendo il nome originale Expo 2020 Dubai, la sua nuova apertura è nell’ottobre 2021. L’expo terminerà il 31 marzo 2022.
Efteling è stato fortunato ad essere in grado di accogliere gli ospiti per 268 giorni nel 2020, anche se i numeri delle presenze hanno registrato una perdita del 45%. Il parco olandese è stato obbligato a chiudere solo per poco tempo mentre molti altri parchi sono stati chiusi, e nel corso della stagione 2020 ha inaugurato una nuova attrazione (un family coaster dal nome Max & Moritz), ha presentato il suo spettacolo sull’acqua Aquanura in autunno, e ha ospitato lo Warme Winter Weide. Efteling ha anche realizzato nuovi contenuti per i visitatori del suo sito web nel 2020, includendo una vista del parco in piena fioritura con un drone e un tour virtuale attraverso la Foresta Fiabesca. Il parco ha compiuto 69 anni nel giugno 2021 e ha avviato il progetto “World of Efteling 2030” che è stato recentemente approvato dal governo olandese.
In Spagna, a PortAventura World – ora un resort composto da tre parchi oltre a numerosi hotel – i visitatori 2020 sono calati dell’ 80%, a causa di una stagione di apertura di soli 101 giorni (e chiusure per 264 giorni) e non è riuscito ad aprire il suo parco acquatico. Questo è stato dovuto a severi controlli nella provincia della Catalogna e alle restrizioni sugli spostamenti tra le province, che ha condizionato anche il turismo domestico. L’operatore è andato avanti con i piani di espansione per uno dei suoi hotel ed è stato premiato quest’anno con il Thea Award per la attrazione Sesame Street.
In Francia, i parchi Disney hanno sofferto a causa delle chiusure, che hanno inciso sul periodo redditizio delle vacanze primaverili/estive e sulle feste stagionali nei periodi di Halloween e di Natale. I parchi sono stati chiusi in totale 198 giorni, in periodi compresi tra la metà di marzo e la fine di luglio e da fine ottobre fino a capodanno. Il più grande parco europeo, Disneyland Paris, dipende molto dalle visite internazionali, quindi le strutture Disney sono state colpite in modo più acuto da restrizioni di viaggio internazionali rispetto alla maggior parte degli altri parchi tematici europei. Tuttavia, come per altri parchi Disney, si è continuato con lo sviluppo di nuove esperienze e Disneyland Paris ha aperto la nuova attrazione Cars Road Trip e poco dopo, Il retheming dell’hotel New York a tema Marvel e l’apertura della Dream Factory.
Futuroscope (Poitiers, Francia) è stato aperto nel 2020 per 168 giorni invece dei consueti 280. Fortunatamente, i 168 giorni hanno coinciso con la stagione estiva e il parco ha registrato un calo di presenze relativamente basso. Con ottimismo, Futuroscope ha perseverato con i piani di sviluppo di “Vision 2025”, un progetto da 300 milioni di euro per trasformare il parco in un catalizzatore economico per la regione. Vision 2025 espanderà le offerte di Futuroscope nell’ospitalità, nell’intrattenimento e nell’educazione con due alberghi, un parco acquatico, tre nuove attrazioni e un nuovo spettacolo notturno, con attenzione alla sostenibilità. Per raggiungere questo obiettivo nel bel mezzo di una crisi Covid è stato necessario un rapido adattamento al lavoro da remoto, con riunioni e condivisione di file. Il parco ha anche sostenuto la ricerca su Covid e fatto uno sforzo speciale per dare sostegno morale al suo personale sanitario.
Puy du Fou (Les Epesses, Francia) ha subito un ritardo nella stagione 2020, con l’apertura in luglio invece che in aprile, ha quindi perso tre mesi di operatività. Tuttavia il parco ha portato avanti il suo progetto di espansione durante la pandemia per aprire Puy du Fou España, a Toledo nel marzo 2021, realizzato sul successo del suo parco originale in Francia, che presenterà anche una serie di nuove attrazioni nel prossimo futuro. Puy du Fou España presenta quattro spettacoli diurni, tre villaggi d’epoca e uno spettacolo notturno. La società si sta anche espandendo in Cina, con uno spettacolo autonomo, Saga Shanghai, per il 2022.
In espansione anche verso Est per Merlin Entertainments, che gestisce un grande numero di parchi e attrazioni in Europa (molti di loro Regno Unito) e Nord America. L’apertura di LEGOLAND New York è stata differita al maggio 2021, a cui seguirà quella di LEGOLAND Korea Resort in primavera. Intanto anche Merlin ha concluso un accordo di cooperazione a Shanghai per sviluppare un resort, e ha accordi anche a Szechuan e nel Guangdong. I parchi britannici di Merlin hanno sofferto molto a causa della situazione pandemica causata dal Covid, con controlli, divieti di viaggio e chiusure, anche se i suoi parchi LEGOLAND hanno beneficiato dei visitatori che hanno effettuato soggiorni nei vari resort. In generale, l’effetto sul pubblico dei parchi è stato condizionato dalla paura e dall’ esitazione ad essere tra la folla.
Anche Liseberg (Svezia) si è concentrato sul futuro pur vivendo un presente difficile, a causa della chiusura obbligatoria imposta a tutti i parchi tematici svedesi nel 2020. I piani di espansione del parco contribuiranno ad estendere la stagione operativa e la durata dei soggiorni da parte degli ospiti. Liseberg aggiungerà un nuovo hotel da 457 camere e un parco acquatico indoor progettato per essere aperto tra il 2023 e il 2024.
Che dire del Medio Oriente e dell’Africa, la “MEA” in EMEA? Gli Emirati Arabi Uniti hanno fatto parte di una breve lista di destinazioni aperte al turismo nel 2020 a inglesi e tedeschi in cerca di una tregua dall’inverno, e i parchi a tema potrebbero aver avuto una stagione migliore del solito. Mentre scriviamo nessun parco a tema in Medio Oriente ha ancora raggiunto i numeri di presenza che gli farebbero guadagnare una presenza sulle nostre tabelle. Va detto che gli Emirati vantano diversi notevoli e anche pionieristici parchi a tema e acquatici – tra cui Warner Bros. World Abu Dhabi (vincitore del Premio Thea l’anno scorso), Ferrari World Abu Dhabi, Yas Waterworld e IMG Worlds of Adventure. C’è stata anche stata una grande attività negli ultimi anni connessa alla organizzazione di Expo 2020 a Dubai.
Parchi acquatici europei
La nostra ricerca evidenzia che i parchi acquatici nell’area EMEA hanno ottenuto nel 2020 risultati leggermente migliori rispetto ai parchi a tema. I parchi più frequentati che sono l’oggetto del nostro studio sono per lo più situati nel Nord Europa e negli Emirati Arabi Uniti. Le loro presenze 2020 sono diminuite da dal 61,3% al 65,5%.
Come dovunque, una differenza significativa è dipesa da quanto il parco fosse visitato da residenti: più il parco è regionale, tanto migliori sono stati i risultati. I parchi in Germania, Danimarca e Paesi Bassi, con una forte percentuale di residenti sono calati del 50%-60%. Il più colpito è stato Siam Park a Tenerife, un’isola con una scarsa popolazione residenziale che è nel contempo una destinazione turistica internazionale molto popolare per gli inglesi, che compongono 40% delle visite turistiche (quasi il triplo del numero di visitatori dalla Spagna continentale).
Molte strutture hanno cercato di ottenere un sostegno dai governi. Tutti i parchi hanno costi fissi che non si arrestano, a prescindere dal fatto che la struttura sia o meno aperta al pubblico. I parchi acquatici al coperto, in particolare quelli con ambienti spa come Therme Erding in Germania, hanno necessità di mantenere un certo livello di manutenzione e controllo climatico per preservare gli alberi e la qualità dell’acqua.
A Dubai, Aquaventure – normalmente il secondo parco acquatico più visitato dell’area EMEA – ha operato con una capacità di circa il 25% nel 2020 ma si sta preparando per un futuro successo con l’obiettivo dichiarato di raggiungere i due milioni di visitatori entro la fine del 2023. La società ha progettato quella che sembra essere la più più grande espansione di un parco acquatico della storia, portando la proprietà a 17,5 ettari con un’aggiunta di 5,5 ettari. L’espansione comprende 79 attrazioni e uno scivolo di 450 metri, 26 attività connesse agli sport acquatici e 26 aperture di punti vendita di Food & Beverage.