Anche nel settore dei Travel & Leisure il trend delle ricerche online è un ottimo strumento per rilevare i bisogni degli utenti, analizzare le tendenze e gli interessi, con l’obiettivo di rilevare anticipatamente le intenzioni di consumo.
In questo periodo, nel quale l’emergenza in atto causata dal Coronavirus ha imposto la sospensione di molte delle attività turistiche in Italia, è interessante verificare, praticamente in tempo reale, cosa accade sul principale motore di ricerca, perché è sempre più evidente che “Google è il confessionale del mondo”.
Voli aerei, viaggi organizzati, spostamenti con treno e bus, crociere, autonoleggi e molti servizi sono attualmente non operativi o in forte flessione. Ma quale interesse hanno registrato questi settori nel mese di marzo, appena concluso? Quali ricerche sono state effettuate riguardo al settore dei viaggi per turismo o divertimento e qual è il Sentiment degli utenti sulla eventuale riapertura?
ByTek, agenzia di performance marketing in collaborazione con Parchi Permanenti Italiani, ha realizzato una ricerca sulle ricerche online relative a viaggi, turismo e divertimento, realizzata il 1°aprile 2020. I risultati della ricerca permettono di avere dati misurati sull’interesse degli utenti riguardo alle prospettive di effettuare un viaggio per turismo o divertimento.
Travel:
Ecco i risultati dell’analisi nel settore dei viaggi e turismo: in marzo le ricerche sul Travel sono calate del 50,68% rispetto allo stesso mese del 2019, e del 37,4% rispetto allo scorso mese di febbraio.
Altri dati interessanti riguardano i singoli settori: quello più penalizzato nelle ricerche di marzo è quello degli Specialty Travel (turismo enogastronomico, ecoturismo, viaggi avventura ecc.) seguito da quello del Bus & Rail e del Car Rental & Taxi Services, con cali di circa il 60% rispetto al marzo 2019. Seguono poi Tour Operator e agenzie di viaggio, Viaggi organizzati e crociere, con cali che oscillano dal 56,5% al 54,6%.
Nella fascia dal 50% al 46% di calo di interesse sul web rispetto a 12 mesi fa si collocano i viaggi aerei, gli hotel e l’ospitalità, e infine le destinazioni turistiche.
Quest’ultime hanno registrato un calo inferiore ad altre tipologie di viaggi, sostenute dalla flessione moderata delle località montane per sport invernali (- 6,5%).
L’andamento delle ricerche sul settore del Leisure:
Nel settore del Leisure sono i parchi di divertimento a subire la flessione maggiore, con un – 65,85%.
In questo caso, è evidente che la situazione generale legata all’epidemia non invita gli utenti a effettuare ricerche sui luoghi del divertimento. Il calo è in effetti il più alto rispetto al macro-settore “Viaggi e Turismo”. Anche le ricerche su Giardini zoologici e gli Acquari registrano una flessione del 60,28%, piuttosto alta rispetto al marzo 2019. Seguono le spiagge e isole, con un – 49,01%, poi siti ed edifici storici con un – 44,78%. In flessione anche le ricerche sul turismo dei laghi e fiumi, che registrano un -42%.
I parchi divertimento alle prese con lo scarso interesse degli utenti
I dati sono piuttosto preoccupanti, forse prevedibili e certamente legati al momento presente. Essi dimostrano che l’interesse delle persone è relativo a ben altre tematiche, come dimostra questa recentissima indagine, molto interessante.
Percentuali negative così alte, riguardo alla riapertura dei parchi di divertimento e a tutti i settori del turismo, richiedono iniziative di marketing forti e ben orientate.
Se è vero che in questo periodo dell’anno i parchi di divertimento non sono presenti con campagne ADV sui motori di ricerca e i Social, penalizzando quindi la presenza online e la conoscenza del settore in generale, i dati delle ricerche su Google non sono influenzati direttamente da campagne di annunci di singole imprese del settore.
Fare marketing dei parchi divertimento in tempi di Coronavirus
Come reagire di fronte a questo trend negativo? Certamente è necessario rafforzare l’interesse per il settore potenziando la visibilità sul web con il digital advertising. Ecco alcune idee:
- Content Curation. Ogni azienda poi dovrà orientare i contenuti del sito web e delle campagne a stimolare curiosità e desiderio, trasmettendo anche un generale senso di sicurezza. Quello della sicurezza, misurato e riepilogato dalla tabella più sopra, è il reale interesse dell’utente in questo specifico momento e su questo tema e altri elementi che indirizzano la content curation, grazie ad un’analisi SEO, dovranno indirizzarsi i contenuti, per essere apprezzati dagli utenti, e da Google. Il più usato motore di ricerca penalizza infatti il posizionamento sul web dei siti se i contenuti non rispondono alle domande dell’utente, interpretabili attraverso l’analisi dei trend delle ricerche online ma anche dagli analytics dei singoli siti.
- SEO. Mai come ora c’è bisogno della SEO, che non è un costo, ma un investimento, perchè da un buon posizionamento di un sito curato deriva un balzo delle conversioni e vendite online.
- Digital Advertising. E’ indispensabile tornare prepotentemente sui motori di ricerca e Social Network con campagne che coinvolgano le famiglie e messaggi orientati alla vita all’area aperta e al divertimento. Ai canali già utilizzati, Google, Facebook e Instagram si aggiunge da quest’anno TikTok, perchè i bambini sono i migliori motivatori dei genitori. Arriveranno presto le Ads anche su questo social, ma intanto si può provare generando post e challenge, attraverso i profili di ragazzi italiani con centinaia di migliaia di follower.
- Prezzi? Si deve valutare se agire sulla politica dei prezzi, con promozioni e strumenti, come il prezzo dinamico, per generare nuovo desiderio da parte delle famiglie e gruppi di amici.
La ricerca con i grafici è disponibile su https://tinyurl.com/soxflv7 e citabile evidenziando la fonte.