Sono stati resi pubblici in luglio i dati SIAE sull’andamento del settore dello spettacolo nel 2018 in Italia. I risultati dell’ Annuario SIAE mostrano luci e ombre, con il cinema che perde 8 milioni di biglietti e l’attività teatrale che registra invece un lieve incremento. Il settore dei concerti di musica leggera è quello che ha registrato i migliori risultati relativamente agli ingressi (+12,00%) e alla spesa al botteghino (+18,26%).
L’andamento 2018 dei parchi di divertimento
I dati 2018 dei parchi divertimento relativi agli ingressi registrano un lieve calo di visitatori della misura del – 4,62% rispetto al 2017 – anno in cui si era misurato un ottimo + 9,69% rispetto al 2016 – arrestandosi a 17.604.052 milioni di ospiti. Nel 2018 non si sono registrate nuove aperture e il clima estivo non ha favorito molto i parchi acquatici, che rappresentano in termini numerici oltre un terzo dei visitatori dei parchi divertimento, affiancando i numeri dei parchi tematici e faunistici. Anche i dati economici generali condizionano purtroppo la spesa del pubblico.
Incoraggiante invece il dato sul volume d’affari del settore, pari a 380.272.547 milioni di euro, con un +1,08 rispetto all’anno precedente. Dunque a fronte della perdita di circa 800.000 visitatori rispetto al 2017, i parchi di divertimento hanno saputo incrementare la spesa al botteghino, con un +2,69%, e la spesa del pubblico, che registra un +1,17%. Anche l’importo del biglietto medio è giunto a 14,81 euro, con un aumento del 7,55% rispetto al 2017.
I dati sul volume d’affari, sulla spesa al botteghino a sul prezzo medio praticato, tutti positivi, mostrano un settore sempre più gestito con logica industriale, nel quale l’attenzione non è focalizzata solo sul numero di ingressi ma sull’attenzione ai volumi di spesa pro capite e ad altri parametri economici tipici di un’industria.
Le macro aree e i risultati dei parchi divertimento
Il Nord Est, con Veneto ed Emilia Romagna è l’area geografica che registra il maggior numero di presenze, con oltre 7,7 milioni di visitatori. I numeri registrano oltre 500.000 in più in Veneto rispetto al 2017 mentre la Romagna è sostanzialmente stabile. Importante il fatturato, che raggiunge ben 227.391529 milioni di euro, pari ad un + 5,27% rispetto al l’anno precedente. Questo territorio ospita strutture leader nel settore dei parchi divertimento, eccezionali attrattori turistici per i territori che li ospitano.
Bene anche il Nord Ovest, con la Lombardia che incrementa il volume d’affari di 3 milioni di euro rispetto all’anno precedente, anche se a fronte di un calo di visitatori.
Nell’area del Centro, composta da Toscana, Marche, Umbria e Lazio, gli ingressi sono stati inferiori inferiori al 2017, con un – 5,77%, così come il volume d’affari. Da registrare a questo proposito i 130.000 visitatori in più dei parchi toscani.
Aumentano gli ingressi dei parchi del Sud, anche grazie a nuove aperture, mentre il volume d’affari 2018 è in leggero calo rispetto al 2017.
Infine Sicilia e Sardegna, i cui parchi hanno registrato un calo sia in termini di presenze che di volume d’affari.
Alcuni dati sulla stagionalità dei parchi divertimento
I dati sui biglietti e gli ingressi con abbonamento 2018 confermano la forte stagionalità di questa industria, che registra alti volumi di presenze nei mesi di luglio e agosto. Il 2018 si conclude con alcuni elementi di segno negativo, legati soprattutto alle presenze ma mostrano un settore solido, in grado di aumentare il volume d’affari.