Comparire nelle ricerche locali è fondamentale per qualsiasi attività economica che voglia far crescere il numero dei clienti. La local search è uno degli strumenti più utili per farsi trovare su Google e attrarre nuova clientela.
Quanti di noi hanno cercato l’indirizzo di una pizzeria, di un meccanico o di un ufficio su Google? Se calcoliamo che sola la scheda di Google My Business , che dal 2022 è diventata Google Business Profile, di un parco giochi installato in Liguria per la stagione estiva ha raggiunto da dicembre a marzo 2019 – a struttura chiusa – 2.429 ricerche e oltre 3.900 visualizzazioni – la maggior parte delle quali su Google Maps, eccezionale strumento di marketing, soprattutto se nella scheda è presente un sito internet o un numero di telefono- mentre le visite al sito registrano numeri bassi, è semplice valutare il beneficio derivante dalla buona gestione degli strumenti per la ricerca locale. Del resto, ben oltre una richiesta su tre su Google, soprattutto dagli smartphone, è effettuata per cercare un luogo, attraverso il nome del brand o digitando la categoria alla quale appartiene (es.: parco divertimento).

I vantaggi del local marketing su Google sono evidenti e riguardano innanzi tutto la visibilità sul motore di ricerca più usato in Italia e nel mondo occidentale. La scheda di Google My Business compare infatti in prima pagina dei risultati di ricerca, una posizione difficile da raggiungere, a meno che non si investano somme importanti per commissionare agli esperti un’attività SEO di qualità.
Attività stagionali e Google My Business
Il problema è che le attività stagionali, possono essere presenti su GMB a determinate condizioni.
Le linee guida di Google My Business in lingua italiana espongono regole ferree. Eccole:
“Linee guida di base: attività idonee:
Per poter beneficiare di una scheda Google My Business, un’attività deve poter essere contattata dai clienti durante gli orari prefissati.
Esistono alcune eccezioni:
Sono consentiti bancomat, negozi di videonoleggio e servizi di corriere espresso. Se si aggiungono queste sedi, è necessario indicare le informazioni di contatto utili ai clienti.
Le attività stagionali, ad esempio una pista di pattinaggio aperta solo nei mesi invernali, sono idonee purché l’insegna della sede sia permanente tutto l’anno.”
Dunque nessun problema per attività stagionali come parchi acquatici e parchi avventura, in quanto non operativi in alcuni periodi dell’anno ma sempre individuabili. Diverso è il discorso nel caso di parchi giochi estivi in località turistiche (strutture con giochi gonfiabili o attrazioni installati solo in un periodo dell’anno).
Sarebbe un vero peccato per le attività stagionali non essere su Google My Business. Alcune in verità sono presenti, anche se operano 90 giorni. E il vantaggio in termini di visibilità su Google è notevole.
D’altra parte il modo migliore di offrire una pessima esperienza cliente è quella di non fornire indicazioni precise sui periodi e le date di chiusura. Immaginare che una famiglia con bambini percorra diversi chilometri per poi trovare il parco chiuso significa creare un disservizio, e magari rovinare la giornata ad un potenziale cliente.
Le linee guida 2019 di Google My Business per le attività stagionali
C’è una novità. Nell’aggiornamento 2019 delle Linee guida di Google My Business in lingua inglese è comparsa finalmente un’indicazione per le attività stagionali. Ecco la traduzione:
“Se la tua azienda ha orari stagionali, utilizza le seguenti linee guida:
Durante la stagione in cui è aperta la tua attività, imposta i tuoi orari di apertura regolari. È possibile impostare orari speciali per festività, chiusure temporanee o altri eventi.
Puoi anche indicare che la tua attività è aperta solo per un periodo stagionale specifico nella descrizione della tua attività.
Durante la bassa stagione, contatta l’assistenza per far contrassegnare la tua attività come temporaneamente chiusa. In alternativa, puoi contrassegnare la tua attività come chiusa definitivamente durante questo periodo.
Imposta il tuo normale orario di lavoro quando la tua attività riapre”.
Dunque Google suggerisce di contattare l’Assistenza per inserire periodi di chiusura più lunghi e di riattivare l’attività inserendo i nuovi orari autonomamente.
Il servizio è già attivo in Italia?
Sì, me ne ha dato conferma l’Assistenza Google, con queste parole: “
“In merito alla sua domanda riguardante la Chiusura Stagionale, vorrei informarla che questo servizio è disponibile anche in Italia.
Le schede non possono essere marcate in questo modo dall’account ma soltanto dal nostro dipartimento tecnico.
Per poter marcare la scheda in questo modo abbiamo bisogno che la data di chiusura e di riapertura di un’attività sia riscontrabile sul sito web ufficciale di essa e anche una foto dell’insegna fissa.
Vorrei anche informarla che in questi casi nei risultati di ricerca generica viene visualizzato “Temporaneamente chiusa” invece su Google Maps visualizzerà “Chiuso definitivamente”.
Potrebbero essere necessarie fino a 24 ore affinché KP dichiari “Temporaneamente chiuso”.”.
Altre possibilità di segnalare orari stagionali
La fantasia di alcuni gestori di attività stagionali ha permesso di elaborare comunque soluzioni alternative rispetto a quelle delle nuove linee guida di Google My Business. Ecco un paio di consigli:
- Una delle possibilità è quella di segnalare i giorni di chiusura inserendoli dalla sezione degli orari dell’attività. Purtroppo Google non consente di inserire un periodo di ferie o di chiusura, ma bisogna segnalare ogni singola giornata.
- Altra modalità per informare i visitatori della scheda GMB è quella di inserire nella immagine del profilo anche una indicazione del tipo “Chiuso fino al …”.
In che modo Google cura il posizionamento nei risultati legati alla ricerca locale?
Anche in questo caso è utile consultare le linee guida di Google My Business. Queste le indicazioni:
” I risultati di ricerca locali si basano principalmente su tre fattori: pertinenza, distanza ed evidenza. Questi fattori interagiscono per trovare la migliore corrispondenza per una ricerca. Ad esempio, gli algoritmi di Google possono stabilire che un’attività, benché più distante della tua, abbia maggiori possibilità di offrire ciò che l’utente sta cercando rispetto a un’altra più vicina, posizionandola più in alto nei risultati di ricerca locali.
Pertinenza
La pertinenza indica il livello di corrispondenza di una scheda locale con la ricerca di un utente. L’aggiunta di informazioni complete e dettagliate sull’attività può consentire a Google di capire meglio la tua attività e abbinare la tua scheda a risultati di ricerca pertinenti.
Distanza
Com’è facilmente intuibile, questo fattore indica quanto dista ogni potenziale risultato di ricerca dalla località utilizzata in una ricerca. Se un utente non specifica una località nella ricerca, Google calcola la distanza in base ai dati noti sulla sua località.
Evidenza
L’evidenza si riferisce al livello di notorietà di un’attività. Alcuni luoghi sono più noti nel mondo reale e i risultati di ricerca tentano di rispecchiare tale condizione nel posizionamento nei risultati di ricerca locale. Ad esempio, musei famosi, hotel prestigiosi o brand di negozi rinomati che sono noti a molte persone probabilmente saranno in risalto anche nei risultati di ricerca locali.
L’evidenza si basa anche sulle informazioni di un’attività che Google ricava dal Web (ad esempio link, articoli e directory). Nel posizionamento dei risultati di ricerca locali vengono considerati il numero di recensioni e il punteggio di Google: maggiori sono le recensioni e le valutazioni positive, migliore sarà il posizionamento nei risultati di ricerca locale di un’attività. Poiché la posizione nei risultati sul Web costituisce un altro fattore determinante, le best practice SEO si applicano anche all’ottimizzazione della ricerca locale.
Non è possibile richiedere o acquistare un posizionamento nei risultati di ricerca locale migliore su Google. Facciamo il possibile per mantenere riservati i dettagli dell’algoritmo di ricerca in modo da rendere il sistema di posizionamento il più equo possibile per tutti.”
Dunque la buona notizia è che il servizio non è a pagamento, ma si basa sulla qualità del lavoro di chi gestisce le schede di Google My Business e le eventuali recensioni. Per ottenere l’ “evidenza” è tuttavia necessario avvalersi di azioni SEO, con particolare riferimento all’attività di digital PR, indispensabile se si vuole crescere in uno dei principali fattori di posizionamento sia sul motore di ricerca che nell’ambito dei risultati della ricerca locale. Link earning e content curation sono strategie fondamentali per ottenere un buon posizionamento su Google. Local SEO e Search Marketing sono la chiave per la notorietà, efficaci anche nel caso di parchi di divertimento, attrazioni turistiche e attività ricettive con apertura stagionale.