Tante nuove iniziative promosse dagli esercenti dello spettacolo viaggiante. Il periodo natalizio è diventato sempre più spesso occasione di lavoro, nei luna park che hanno tradizione natalizia, come quello di Genova, il parco itinerante più grande d’Europa aperto in questo periodo. Da quest’anno il parco si è qualificato come Winter Park Genova. Se qualche esercente non sembra aver apprezzato la nuova denominazione, nella città della Lanterna gli esercenti più giovani hanno provati a modificare il concept del luna park.
Come? Tanti gli eventi in calendario, forte attenzione anche alla ristorazione, animazione e molto altro per fare del luna park un vero evento per l’intrattenimento. Le attrazioni – molte quelle spettacolari e tanto divertimento per famiglie – sono ovviamente le protagoniste, tuttavia l’obiettivo è quello di allungare il tempo di permanenza al parco da parte del pubblico, offrendo anche intrattenimento e street food.
Anche altre manifestazioni, veri luna park al coperto, – tra tutte Natale in Giostra a Torino e Winter Wonderland a Ferrara – propongono una nuova fruizione del parco invernale, in un ambiente più confortevole e animato da spettacolo e intrattenimento per famiglie. Proprio l’inverno porta a concepire contesti di questo genere, dove il pubblico trova attrazioni ma anche momenti di animazione e possibilità di ristorarsi per trasformare qualche ora di divertimento in un’esperienza da ricordare.
In questa direzione anche le sempre più numerose piste di pattinaggio sul ghiaccio, fino a qualche anno fa gestite da qualche esercente precursore di questa forma di business natalizio e oggi non solo noleggiate, ma anche acquistate dagli esercenti itineranti. La pista, per sua natura, è un divertimento che opera in media non più di 60 giorni l’anno, eppure una parte della categoria si è indirizzata verso quel business invernale.
Sono tante le manifestazioni del genere Villaggi di Natale e Case di Babbo Natale organizzate dallo spettacolo viaggiante o al cui interno la presenza delle attrazioni non è secondaria e affianca i tradizionali mercatini, come a Roma, a Piazza Navona. Alcune città, come Montecatini, con l’evento Città del Natale, sono visitate da migliaia di persone. Si tratta di un luna park diffuso, della ruota panoramica e del trenino su ruote, elementi indispensabili alla riuscita della manifestazione, che propone anche spettacoli e animazione.
Il Natale, un tempo periodo di inattività per molti gestori, si sta trasformando sempre più in occasione di lavoro che coinvolge ogni anno nuovi esercenti. Le possibilità in questo ambito sono ancora molto ampie, in piccole e grandi città – i cui amministratori richiedono sempre più elementi di caratterizzazione delle feste natalizie – centri commerciali e tanto altro. Si tratta infatti di creare nuove occasioni di lavoro venendo incontro alle esigenze dei cittadini.
Alcune ruote panoramiche sono state recentemente acquistate per operare in località turistiche e capoluoghi della nostra bella Italia. A Trento, Messina, Salerno, Taranto, Pistoia, Bari, Genova e in altri le ruote caratterizzano ormai lo skyline della città in questo periodo. Attrazioni che possono operare fuori dal contesto del luna park e offrono un servizio che è al confine tra il divertimento e l’attrazione turistica.
C’è da essere contenti di queste nuove tendenze. Esse mostrano che gli esercenti gestiscono aziende e sono capaci di creare nuove opportunità, come lo spettacolo viaggiante ha sempre fatto da più di un secolo.
Si assiste ad una trasformazione del modo di pensare dell’imprenditore, che non rischia creando un evento di testa sua, sperando che piaccia a qualcuno, ma si basa su ciò che il pubblico desidera e lo realizza al meglio. L’aver posto il cliente al centro, e non il prodotto, sta trasformando il settore. Ciò che i grandi parchi di divertimento hanno attuato da tempo, con sondaggi che aiutano ad interpretare i desideri del pubblico e ad assumere decisioni poco rischiose, perché fondate sui dati, gli esercenti meno strutturati lo fanno parlando con il pubblico, osservando cosa accade in altri contesti commerciali, quali sono le tendenze, a volte motivati dall’invito di qualche amministrazione comunale a qualificare spazi o momenti specifici della vita della città.
E i parchi a tema?
Il periodo natalizio ha coinvolto anche i parchi divertimento in questo dicembre. Per le feste di Natale sono numerosi quelli aperti, alcuni per consolidare il successo di iniziative organizzate anche negli anni scorsi, altri per una nuova esperienza. Alle aperture ormai tradizionali di Gardaland, Cinecittà World, Rainbow Magicland, Fasanolandia, Italia in Miniatura, Acquario di Cattolica e Oltremare si affianca da un paio d’anni quella di Mirabilandia – al cui interno opera il cantiere della nuova area Ducati World, che si avvicina all’apertura – e di Zoomarine. Leolandia è invece al primo Natale di apertura. È aperto anche Valle dell’Orso, un parco acquatico con parco avventura, che apre anche quest’anno un bel Villaggio di Natale.
In molti casi la chiusura delle attrazioni acquatiche è compensata da una rimodulazione del costo del biglietto, da eventi e spettacoli a tema e tanto divertimento.
I manager dei parchi di divertimento credono evidentemente all’apertura natalizia e confidano di chiudere in bellezza la stagione 2018, dilatando così il periodo di apertura. L’impegno per le imprese del settore è notevole, ma è finalizzato a combattere la eccessiva stagionalità di questo settore, tipica del pubblico italiano, il quale mostra sempre più di apprezzare anche il periodo di Halloween e quello di natalizio, che coincide con la chiusura delle scuole. Quella dei parchi divertimento, temporanei o permanenti che siano, è una vera e propria industria, capace di offrire divertimento anche in inverno a beneficio delle famiglie e dei bambini, che si godono invece un periodo di sosta dal lavoro e dalla scuola.
Imprese data driven?
Sono molte ormai le aziende di tutti i settori che hanno rivoluzionato il loro modello di business cambiato mentalità, ponendo al centro non la qualità del prodotto individuata dai progettisti, ma il cliente e le sue esigenze. Anche nel settore dei parchi divertimento questa trasformazione, guidata dai dati, da numeri certi, reperiti empiricamente, ispirandosi a esperienze di altri, per le piccole imprese, o attraverso sondaggi, strumenti e tecniche digitali, inizia a guidare le decisioni strategiche e non potrà che portare risultati positivi.
Certo è un inizio, ma è interessante rilevare che il processo decisionale di Mirabilandia nella scelta del nuovo roller coaster di Ducati World, ad esempio, è stata guidata in buona parte dai dati.
Il “secondo me” o le geniali intuizioni di imprenditori capaci possono oggi essere confermate da dati certi, che abbassano notevolmente il rischio di insuccesso sui nuovi investimenti.