Una vera sorpresa, FEE Family Entertainment Expo. Dall’idea di sei aziende del settore dell’Amusement, il gioco automatico per famiglie e bambini,
la esposizione, alla prima edizione, ha raggiunto gli obiettivi. Oltre 2.000 visitatori professionali nei due giorni riservati ai professionisti, e ben 3.000 persone la domenica, durante la quale l’esposizione era aperta alle famiglie, sono numeri incoraggianti.
Nei tre giorni di fiera il clima tra gli espositori, circa 25, era euforico, difficile usare altro aggettivo. Molti clienti italiani ma anche stranieri, un numero di apparecchi presenti in alcune centinaia – quantità difficile da raggiungere in fiere “tradizionali”, con costi elevati che costringono gli espositori a limitare la superficie degli stand – hanno fatto di questa rassegna una manifestazione riuscita. Credo siano stati centrati gli obiettivi che si sono posti gli organizzatori: il primo quello di liberare il settore dal connubio con il Gaming, gioco lecito ma con caratteristiche del tutto diverse, derivanti dall’alea e dai premi in denaro.
L’evento è stato inaugurato lo scorso 17 marzo al palazzo dei congressi di Riccione, dagli organizzatori – i titolari di Cogan, Dedem, Elmac, Faro Games, harding Trading e Tecnoplay, oltre a Facto Edizioni – in un periodo di incertezza sul piano politico, per un settore che attende da tempo di conoscere quale sorte il Governo intenda riservare al settore dei “comma 7” e delle Ticket Redemption. La sera dell’inaugurazione è stato offerto un momento di socializzazione sulla terrazza panoramica del palazzo, con un buffet molto curato ed una grande torta. Sabato l’esposizione è stata ampiamente visitata dal pubblico professionale e domenica gli espositori hanno faticato ad intrattenere le famiglie ed i bambini, lieti di poter provare gratuitamente i loro giochi preferiti e testare le novità, che non sono mancate nella rassegna. Presenti in fiera anche settori come quello dei bigliardini calcio balilla e dei distributori automatici meccanici – quelli delle classiche palline, per intenderci – per la semplice erogazione di gadget o più orientati al divertimento, come le micro guide e tanti giochi di abilità, privi di componenti elettromeccaniche.
Molto interessante il convegno del venerdì pomeriggio, sui problemi del gioco automatico. La sessione è stata aperta da un consigliere regionale dell’Emilia Romagna che ha evidenziato la possibilità di rimuovere il limite del 18 anni disposto dalla recente legge regionale, che colpisce non solo le slot e VLT, ma anche gli apparecchi che erogano ticket. Nel grande spazio, reso interessante dall’esposizione di apparecchi automatici e juke box partire dagli anni ’40, della collezione di Roberto Marai, esperti del settore hanno evidenziato le caratteristiche del gioco automatico per famiglie, gioco di pura abilità, che in alcuni casi eroga premi.
Il futuro di questa prima edizione dell’evento fieristico è nelle mani dei suoi organizzatori, e nei prossimi mesi saranno effettuate le valutazioni del caso. A noi che abbiamo partecipato è rimasto impresso il clima di empatia tra espositori – in piacevole concorrenza – e visitatori, e la determinazione degli organizzatori e di coloro che, coraggiosamente, hanno sostenuto questa iniziativa. Tutti certi di aver scritto una pagina nella storia del settore delle sale giochi e FEC, i centri di intrattenimento per famiglie e parchi giochi, ai quali queste tipologie di giochi sono destinati.
La rassegna si è tenuta nella stessa settimana di Enada Primavera, la fiera riminese che secondo gli organizzatori ha raggiunto numeri eccezionali – il comunicato ufficiale parla di ben 25.000 presenze nei tre giorni di fiera – FEE tuttavia ha intercettato, e profilato, un target molto interessante di visitatori B2B, estremamente specializzato. Questa esperienza, e la banca dati dei visitatori, saranno preziose in futuro.
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