Attrazioni e visitatori sovrappeso o molto alte: realizzare seggiolini appositi, i Big Boy seats? E’ un problema per gestori di parchi divertimento e produttori di attrazioni. In alcune parti del mondo, soprattutto negli Stati Uniti, le persone continuano ad ingrassare, mentre la statura media è in aumento nei Paesi più sviluppati. Il tema è trattato in un articolo del Los Angeles Times, che ci ha autorizzato a tradurlo, ma è veramente un tema così diffuso? Ne ho parlato con alcuni produttori di attrazioni italiani, che esportano in tutto il mondo:
Gli americani sono sempre più grassi, e sono preoccupati di non poter accedere ai seggiolini degli ottovolanti.
di Brady MacDonalds
Mike Galvan è sovrappeso, ed ha provato la ‘passeggiata della vergogna’ più volte, per non essere riuscito a sedersi nel sedile di un’attrazione di un parco a tema. Non lo aiuta il fatto che le limitazioni sulle dimensioni varino da parco a parco.
L’attrazione Universal “Harry Potter e il Viaggio Proibito” ha creato difficoltà a molti visitatori, alti e sovrappeso, che hanno scoperto all’ultimo momento che il loro viaggio a bordo della nuova attrazione è vietato perché essi non rientrano nei sedili. La scena del disagio è nota a chiunque abbia mai visitato un parco a tema: il visitatore sovrappeso diventa sempre più imbarazzato, mentre l’addetto all’attrazione spinge con tutte le sue forze il sistema di ritenuta per le spalle, che si rifiuta ostinatamente di fare clic e chiudersi. Tutti gli altri in attesa nella coda sanno che cosa avviene dopo: la “passeggiata della vergogna”.
“La passeggiata della vergogna è un’esperienza imbarazzante”, dice Mike Galvan, che ha scritto La guida Big Boy Guide to Roller Coasters, “Io ci sono stato molte volte, nei parchi. E’ sconfortante “.
Galvan paragona lo schienale dritto e il sedile piatto sul “Viaggio Proibito” ad una vecchia sedia di legno, che fornisce poco spazio di manovra per ospiti più grandi. “Quando il sistema di ritenuta sulle spalle scende, se una parte di te eccede, che si tratti della pancia, delle cosce o delle spalle, provi un grande disagio”, dice Galvan. In effetti non ci sono restrizioni quanto all’ altezza o il peso per l’attrazione Forbidden Journey, ma i sistemi di ritenuta devono essere in grado di chiudersi correttamente in modo che gli ospiti possano utilizzare l’attrazione, dicono i referenti di Universal.
Come molte attrazioni del parco a tema, Forbidden Journey ha un seggiolino per effettuare un test vicino all’ingresso per i visitatori preoccupati di non riuscire ad adattarvisi, ma, come vi confermeranno gli ospiti obesi ed alti, i seggiolini di prova spesso possono essere fuorvianti.
“Non mi fido della precisione dei seggiolini di prova, e neanche dei parchi”, afferma Galvan. “ho il sospetto che le cinture di sicurezza sui sedili di prova siano volutamente corte, per ridurre al minimo il numero di ospiti che devono effettuare la ‘passeggiata della vergogna’ all’imbarco dell’attrazione. Mi è capitato anche il contrario, ho superato il test del seggiolino di prova ma sono stato respinto da quello dell’attrazione vera e propria. ”
Galvan, 31 anni, è un assiduo collaboratore di SFGAmworld, un sito di fan del parco Six Flags Great America, appena fuori Chicago. Nel 2007 egli era così in sovrappeso da smettere di visitare parchi a tema, perché non poteva più accedere alle attrazioni. Nel corso dei tre anni successivi, ha perso più di 59kg in modo da poter tornare alla sua passione: le montagne russe. Chiunque sia mai stato allontanato da una giostra a causa delle proprie dimensioni, confermerà che le attrazioni del parco a tema non sono progettate per coloro che sono più pesanti o più alti della media. Tutti i parchi a tema hanno nomi di fantasia per indicare “i visitatori di dimensioni eccezionali” o “ospiti di dimensioni maggiori” – coloro che sono troppo grassi o troppo alti per adattarsi in modo sicuro in un seggiolino delle attrazioni. Alcuni produttori di giostre realizzano in effetti speciali seggiolini per “Big Boy”, definiti anche Jumbo, corredati da test seats.
Ma quando “grande è troppo grande”?
Cedar Fair, la società che gestisce anche Berry Farm Knott a Buena Park, California, e altri 10 parchi di divertimento, espone chiaramente i vincoli per “gli ospiti di dimensioni più grandi”. Cedar Fair comunica che le persone che superano i 190 cm di altezza o i 102 kg, con una misura del giro vita di oltre 101 centimetri o 132 centimetri al torace “non possono essere collocati su alcune delle nostre attrazioni”. I gestori del parco informano che le donne oltre 90 kg che indossano una taglia US 18 (una taglia 48 italiana) o più grandi potrebbero avere problemi nell’ accedere ad alcune giostre. Ogni parco a tema ha una propria serie di regole e restrizioni per i passeggeri che sono troppo alti o troppo pesanti.
A Cedar Point dell’Ohio, alcuni ottovolanti come il Millennium Force Top Thrill Dragster e GateKeeper limitano l’altezza massima a198 centimetri. Kings Island ha istituito limiti massimi di altezza per alcune attrazioni, tra cui Firehawk (2,05 metri), Invertigo (1,9 metri) e Delirium (1,9 metri). Dollywood, nel Tennessee ha introdotto un massimo di 2 metri di altezza su alcune attrazioni, tra cui il coaster Wild Eagle. Il coaster Green Lantern: First Flight al Six Flags Magic Mountain a Valencia, California, prevede una altezza massima di 2 metri.
Busch Gardens Williamsburg in Virginia ha realizzato due file di sedili sui coaster Alpengeist e Griffon per i piloti con “misure di torace superiori a 132 centimetri”.
Splashin ‘Safari parco acquatico a Holiday World in Indiana utilizza una accesso con un sistema di misurazione del peso, per garantire che il peso massimo dei passeggeri di Mammoth non superi i 476 kg.
I parchi Disney non prevedono limiti di altezza e peso sulle attrazioni. Disneyland notoriamente ha sostituito le barche del 1964 sull’attrazione “It’s a Small World” a causa dell’ aumento del giro-vita degli Americani, perché tendevano ad arenarsi, un’affermazione riportata da MiceChat e vigorosamente smentita dai referenti della Disney.
I dirigenti dei parchi a tema rispondono con dichiarazioni già predisposte quando gli viene chiesto di realizzare seggiolini – i Big Boy seats – per i “ospiti piloti con particolari attributi fisici” (come questa di Six Flags): “Lavoriamo a stretto contatto con i produttori di attrazioni per offrire sistemi di sicurezza che sono progettati per ospitare le persone di media statura e corpo di adeguate proporzioni fisiche. E’ necessario che tutte le cinture di sicurezza, le lap bar dell’attrazione, le cinture di sicurezza e le protezioni per le spalle siano posizionate e chiuse in modo corretto. A causa del sistema di ritenuta, gli ospiti di una dimensione più grande non possono essere sistemati su alcune attrazioni. ”
Come è stato ben documentato, gli americani sono sempre più grassi. Il peso medio per gli uomini adulti è passato da 75.3 kg nel 1960 a 88.5 kg nel 2012, secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie. Il peso medio per le donne è aumentato da 63.5 kg a 75.3 kg durante lo stesso periodo di osservazione.
Affrontare la questione è complesso per i produttori di attrazioni, perché ogni utente ha un peso diverso – con parti del corpo problematiche, che vanno dai fianchi, alla vita e addome, al petto ed alle spalle. Una delle più grandi preoccupazioni per gli ospiti è quello che Galvan chiama la “cintura di sicurezza-lotteria”. “E ‘assolutamente sorprendente come da una fila all’altra, la lunghezza della cintura di sicurezza possa variare”, dice Galvan. “L’unica ragione che posso pensare riguardo a queste differenze è la mancanza di manutenzione, effettuata fuori stagione. Alcune attrazioni sono veramente eclatanti in questo senso… Il problema con queste attrazioni è la cintura di sicurezza e la mancanza di un sonoro ‘click’ quando si chiude il sistema di ritenuta verso il basso”, dice Galvan. “Senza contare che i sedili sono a diversi centimetri da terra, e si deve stare sulla punta dei piedi e fare un piccolo salto per entrare nel sedile. A seconda delle dimensioni del corpo, ci si potrebbe trovare nella difficoltà di collocarsi correttamente sul seggiolino. Se il giro vita supera una certa dimensione, si rischia di sopportare una “passeggiata della vergogna”.
Non ci sono standard di settore tra i produttori di attrazioni per parchi di divertimento quando si tratta di accogliere gli ospiti fuori misura. Alcuni parchi richiedono due click di bloccaggio per fissare una lap bar per le spalle, mentre altri insistono su tre click. Le lunghezze delle cinture di sicurezza possono variare a seconda delle file o dei singoli sedili. “La maggior parte dei produttori, se non tutti, nella speranza di fare affari negli Stati Uniti, ora stanno offrendo posti jumbo opzionali agli acquirenti per soddisfare adulti più grandi”, afferma Bob Dean della Leisure Labs, che rappresenta Mack Rides, Great Coasters International e Mondial.
(Ecco il link all’articolo originale).
E l’Italia? Cosa dicono riguardo a Big Boy seats e seggiolini test le norme tecniche ed i produttori di attrazioni?
Il problema nei parchi italiani è residuale: i manager con i quali abbiamo parlato ci riferiscono che difficilmente sorgono problemi con persone obese. In ogni caso i cartelli posti prima dell’accesso alle attrazioni evidenziano le limitazioni di ogni singola giostra. Il tema, del resto, riguarda in ogni caso l’accessibilità delle attrazioni e, più in generale, dei parchi di divertimento a tutte le categorie di visitatori.
Ma cosa prevedono le norme tecniche riguardo alle caratteristiche fisiche di persone obese o molto alte di statura? Abbiamo chiesto a Gianni Chiari, segretario ANCASVI e professionista che ha contribuito alla stesura della norma ISO 17842:2015 ed alla stesura e revisione della EN13814:2005, ormai prossima alla emanazione, di riepilogare cosa dicono gli standard sulle dimensioni dei seggiolini. “Normalmente i sedili vengono dimensionati con il 95 percentile, come dicono le ISO 17842-1:2015 App. D e così sarà la nuova prEN 13814-1:2016. Non ci sono obblighi particolari per gli obesi, a meno che il costruttore non prepari un sedile specifico, adeguatamente progettato. In alcune giostre ci sono dei sedili di prova all’ingresso che segnalano se il maniglione si chiude a sufficienza, perché senza adeguata chiusura, l’attrazione non si avvia” . Dunque nessun obbligo riguardo all’adeguamento delle attrazioni esistenti, o la realizzazione di specifici seggiolini in quelle di nuova produzione. Il numero di persone che supera il 95mo percentile è meno del 5% della popolazione mondiale, calcolata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il mercato tuttavia, soprattutto all’estero, richiede a volte i Big Boy seats, ed è opportuna una nuova attenzione a questo tema.
Come si comportano i produttori italiani?
L’Italia è leader nella produzione di attrazioni. Le imprese del settore vendono da decenni le loro attrazioni in tutto il mondo, ed il recente sviluppo di numerosi parchi di grandi dimensioni a Dubai ed in Cina ha aperto ulteriori opportunità. Abbiamo chiesto ai manager di alcune aziende italiane quale è il loro approccio al tema dei “Big Boy seats” o seggiolini per il test:
- Fabio Martini (Technical Park):
“Solitamente quando studiamo nuove sedute queste vengono collaudate sedendo un bambino e un adulto alto sui 2 metri, se hanno destinazione USA la regolazione della chiusura maniglione è più ampia per permettere a una persona più robusta della norma di sedersi, oltre non riusciamo. Resta al cliente decidere se vuole una seduta più grande da destinare solo a persone obese, ma in pratica perde un posto standard, con i Big Boy seats”.
- Marco Mazzucchi (Antonio Zamperla Spa)
“Per quanto riguarda i Big Boy seats abbiamo veramente poche richieste, direi rarissime. Stiamo iniziando a considerare se studiarne uno per il Thunderbolt anche se i due esemplari che abbiamo venduto in USA non lo hanno e da Coney Island, dove il primo Thunderbolt è in funzione da tre stagioni, non abbiamo raccolto richieste o lamentele in merito”.
- Andrea Munari (IE Park):
“Noi progettiamo cercando di massimizzare prodotti su dati di tabelle ergonomiche che tendono ai limiti anche fino al 99% della popolazione. Ritengo non sia sempre possibile prevedere seggiolini più grandi, perché poi si arriva a effettuare discriminazioni o ad imporre limiti di sicurezza che penalizzano altre fasce di pubblico. Siamo concentrati su mercati EURASIA-FAREAST-AFRICA, dove il problema è meno sentito. Sui prodotti che attualmente mandiamo in USA non ho segnalazioni particolari. Con i vari consulenti e non solo per mercato nordamericano stiamo lavorando su progetti ed adeguando vari prodotti ai diversi livelli di fruibilità per i disabili, sulle quali abbiamo maggiori richieste”.