Tre incidenti molto gravi, avvenuti quest’anno in parchi divertimento o luna park negli Stati Uniti ed in India, evidenziano che le attrazioni, se mal progettate, possono comportare rischi per il pubblico. Si tratta di incidenti avvenuti il primo in un luna park e gli altri due in parchi di divertimento.
Nell’ incidente avvenuto ad Omaha, in Nebraska, un’attrazione ha provocato gravi danni al cuoio capelluto di una bambina, i cui capelli si sono impigliati nell’attrazione. Da notizie più recenti, pare che la bambina possa recuperare in parte i danni estetici subiti.
Il titolare del Carnival – negli Stati Uniti ci sono ancora impresari di attrazioni che si muovono con l’intero luna park, tutto di loro proprietà – possiede 50 giostre, oltre agli stand gastronomici, la sua famiglia gestisce attrazioni dal 1928. Ken Martin, un esperto nella sicurezza delle attrazioni ha dichiarato alla stampa che “ogni Stato ha il suo modo di gestire la vigilanza sulla sicurezza delle attrazioni viaggianti. Non esiste una supervisione federale. Ci sono 50 Stati, ci sono probabilmente 37 diversi tipi di regolamenti per le ispezioni ogni volta che il gioco è installato, e viene ispezionato una volta all’anno, presentando documenti e dimostrando il possesso di una polizza assicurativa “.
Anche in India un incidente, mortale purtroppo. La solita brutta copia di produzione indiana, di una nota attrazione che è uno dei prodotti più diffusi di una nota azienda italiana. Il video non è bello da vedere, ma è utile per capire come attrazioni realizzate ed installate senza la necessaria competenza, possano essere veramente pericolose. Si tratta in questo caso di una attrazione nuovissima, sulla quale – secondo quanto riportano i magazine indiani, nessuno sarebbe dovuto salire, perchè ancora in collaudo.
In sostanza il disco dell’attrazione si stacca dal carrello che lo trascina sul binario. In ogni caso l’attrazione è di una bruttezza unica, e non convince neanche la curvatura del binario. Si ripropone anche questa volta il problema del copyright su attrazioni, alcune delle quali sembrano composte da pochi elementi, facilmente riproducibili, ma che invece sono frutto di progettazione e grande tecnica ed esperienza nella realizzazione.
Dai giornali indiani apprendiamo un particolare veramente agghiacciante: a bordo dell’attrazione sono stati costretti a salire, a parco chiuso, giovani addetti alle attrazioni ed alla ristorazione del parco, tra i 17 e i 19 anni, contro la loro volontà. Al posto dei manichini zavorrati – i test dummies utilizzati nei collaudi di tutte le attrazioni – si sono utilizzati giovani indiani. Le Autorità indiane hanno arrestato il proprietario del parco ed il general manager – speriamo che gettino via la chiave – ma pensare alla leggerezza con la quale imprenditori incompetenti – e criminali – si avvicinano al mondo dei parchi divertimento in certe aree del mondo, fa veramente indignare.
Peraltro il parco Kishkinta è molto grande, ed ospita molte attrazioni asciutte ed un grande parco acquatico. A giudicare dalla immagini del sito, le attrazioni sembrano tutte di produzione asiatica.
L’ultimo incidente è avvenuto in ottobre nel più noto parco australiano, Dreamland. Purtroppo sono decedute 4 persone su un River rapids. Nel mondo ci sono altri esemplari di questa attrazione, realizzati dallo stesso costruttore – non è Intamin – e già due parchi hanno deciso di fermare i gommoni fino a che non sia chiara la dinamica dell’accaduto . In sostanza, alla fine delle rapide due gommoni si sono urtati su una lift . Il secondo si è capovolto lasciando due persone sott’acqua e due incastrate. Alcuni visitatori hanno affermato che la mattina stessa l’attrazione era stata ferma per 45 minuti, con i manutentori all’opera proprio sulla lift, il cui bacino pare fosse stato svuotato e nuovamente riempito di acqua.
Le attrazioni ben gestite e manutenute non sono pericolose. Ecco invece il video della manovra di evacuazione di Sheikra, il grande dive coaster B&M del parco Bush Gardens, a Tampa (FL). Professionalità e gestione della sicurezza veramente notevoli.
A quanti incidenti si dovrà ancora assistere per raggiungere un livello di sicurezza accettabile in tutto il mondo? La norma ISO 17842, della quale ho parlato in questo articolo, ha proprio l’obiettivo di evitare questo tipo di incidenti sulle giostre, attraverso la cura della progettazione ed una attenta valutazione dei rischi: la sua diffusione, ed il rispetto delle indicazioni e procedure, potranno contribuire alla maggiore sicurezza nei parchi di divertimento, soprattutto in quelle aree geografiche nelle quali la vita delle persone sembra valere ancora troppo poco. A quando i gestori smetteranno di affidarsi a produttori di attrazioni senza scrupoli, che copiano malamente le attrazioni più note e le commercializzano senza alcuna attenzione alla sicurezza?
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