Si chiama Jari Bettanin, è di Vicenza, e tra gli esercenti dello spettacolo viaggiante è molto noto,grazie alla presenza sui social network. La sua pagina Facebook “I Luna Park di Giostre e Mestieri” ha quasi 6.000 seguaci, il suo profilo Facebook ha raggiunto i famigerati 5.000 “amici”, su Instagram sono quasi 8.000 gli Igers che seguono gli oltre 11.500 post del profilo e sul canale Youtube sono presenti video con migliaia di visualizzazioni, il più vecchio dei quali, girato a Gardaland, supera le 317.000. Insomma, Jari è un comunicatore amatoriale, capace però di generare contenuti che fanno numeri molto interessanti.
Jari ha fatto della fotografia di luna park la sua passione. Le sue foto sono tra le più belle ed i reportage dai luna park veramente spettacolari. Di fatto, quelle di Jari sono tra le immagini di attrazioni viaggianti più recenti e condivise sui social network in Italia. Nelle frequentazioni dei vari luna park, Jari è diventato ormai un amico per molti esercenti, che sono felici del fatto che qualcuno presenti il luna park sui social network e sia vicino ai gestori di un’attività che vive a contatto con la gente.
L’intervista:
Cosa spinge una persona a raggiungere un luna park nel week end, per fare un reportage fotografico e condividerlo sui canali social e sul sito? Per capirne di più, ho posto a Jari qualche domanda:
- Per curare tutto il materiale e gestire i social network è necessario molto impegno: da dove nasce questa passione per il luna park?
La passione nasce fin da piccolo, quando aspettavo l’ultimo weekend di Luglio per vedere arrivare i camion e le giostre al paese dove vivo. Ormai da 5 anni giro i parchi italiani con la mia macchina fotografica per pura passione e ormai il mio nome è sulla bocca di molti esercenti che molto gentilmente non mi negano mai una stretta di mano e quattro chiacchere. Mi piace definirmi un adulto che ha ancora la fortuna di vedere i luna park con gli occhi di un bambino.
- E la passione per i social network? Fai numeri interessanti, con contenuti di qualità. Come ti sei avvicinato a questa forma di comunicazione?
La mia fortuna sono stati proprio i social network. Grazie a loro posso raggiungere con le mie foto, le mie storie e i miei reportage tutti le parti d’Italia e del mondo, dato che sono numerosissime le persone che mi seguono con grande curiosità anche dall’estero. Con un click posso far vedere quello che vedo io, novità, video e curiosità e posso farlo collegando ogni parte del mondo e questo è veramente fantastico.
- Ami il mondo del luna park: cosa pensi che si potrebbe fare per migliorare la comunicazione ed attrarre il pubblico?
Io credo che il problema principale sia il pregiudizio nei confronti di chi ha deciso di vivere viaggiando e devo dire che in alcune regioni d’Italia questo è un problema che si nota molto quando vai nei parchi. Per fortuna ci sono città che sono riuscite a sconfiggere la cosa e dove il luna park è visto come una risorsa per il paese e non come un problema. Basti pensare a parchi come quello di Genova per citare una grossa città o a Novellara per citarne uno di più piccolo dove il luna park è un istituzione “sacra” apprezzata da tutta la cittadinanza. In Germania o in altri paesi d’Europa i luna park non sono mai un problema e forse dovremmo prendere spunto da loro per riportare in auge i parchi e tutto il settore dello spettacolo viaggiante in generale anche nel nostro paese.
- Sui profili social che gestisci ci sono contributi che ti arrivano anche da altre persone: è stato facile trovare dei collaboratori?
Fortunatamente non sono l’unico “pazzo” con questa passione. Ci sono altri ragazzi che come me impiegano il proprio tempo e le proprie finanze per fotografare i parchi e allo stesso tempo divertirsi. Ho contatti in quasi tutte le regioni d’Italia e anche qualche contatto dall’estero con la quale ci scambiamo informazioni e foto. E’ proprio anche grazie ai loro contributi che il nome “Giostre e Mestieri” si è diffuso a macchia d’olio su tutto lo Stivale.
- La fotografia: è evidente che hai una buona tecnica, ma le attrazioni non sono molto facili da fotografare, nonostante le luci e il colore. Hai qualche segreto?
La fotografia è un arte soggettiva. Io adoro le foto notturne dove si può mettere in risalto lo splendore dei giochi di luce. L’angolazione e il “momento giusto” sono il segreto di una buona foto. Di giorno invece cerco di mettere in risalto i colori dei mestieri o i disegni della facciate . Non ho particolari macchine, posso scegliere se usare la fotocamera del telefono ad alta risoluzione, una fotocamere digitale oppure una reflex digitale. Il risultato resta comunque su standard molto elevati.
- Come si evolverà questa passione?
Al momento l’obiettivo principale è soddisfare la mia passione, divertirmi e conoscere quanta più bella gente possibile. Dal punto di vista pratico ci sono dei progetti in testa che avrò modo di vagliare nei prossimi mesi per rendere la mia passione ancora più al servizio degli esercenti. Infine spero che, anche grazie alle mie foto, sempre più persone tornino a frequentare le piazze per far in modo che la secolare tradizione del luna park non vada a sfumare col passare degli anni.
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