Molto gioco lecito, ma meno spazio agli apparecchi per l’ amusement. Questo abbiamo visto visitando Enada Primavera, la 28ma edizione della fiera riminese per il gioco automatico, che si è tenuta dal 16 al 18 marzo scorso. Dei due grandi padiglioni della fiera di Rimini, solo un quarto degli spazi ospitava giochi presenti anche nelle attività di spettacolo viaggiante, in parchi giochi, ludoteche e stabilimenti balneari,o nelle grandi sale giochi delle località marine. Il resto era occupato da slot machine, apparecchi VTL e dagli stand dei concessionari del gioco con vincite in denaro. Alcune installazioni, di dimensioni eccezionali e con open bar, mostravano in tutta evidenza la vitalità di un settore i cui gestori denunciano la crisi, ma che all’interno della filiera consente evidentemente grandi investimenti in comunicazione.
Diversa la situazione dei giochi da sala, a gettone o moneta: agli stand con metrature significative si alternavano piccoli spazi. Del tutto assenti i giochi gonfiabili ed i playground, che pure hanno un buon mercato nei parchi giochi o negli spazi per feste al coperto: è la prima volta da anni. Gli stand presentavano apparecchi a ticket, kiddie rides e distributori automatici di palline. Presenti anche espositori che commercializzano premi o peluches. Era visibile l’impegno delle ditte, che rappresentano un segmento ancora significativo per il nostro settore, anche se costretto a muoversi nell’incertezza normativa, in attesa che il Governo emani uno specifico provvedimento. Una parte dei 25.000 visitatori della rassegna – un numero veramente interessante – ha certamente apprezzato anche la presenza del gioco adatto a giovani e famiglie, privo delle problematiche di carattere sociale di altre forme di gioco automatico con vincite aleatorie. I costi degli stand, piuttosto significativi, hanno purtroppo scoraggiato alcune imprese del settore, i cui titolari hanno visitato la fiera senza esporre prodotti.
Ma veniamo a ciò che ci ha colpito in fiera: Elmac, con soggetti a forma dinosauri, elefanti e leoni, riprodotti in gomma morbida ed animati, Mondo Giochi con apparecchi automatici che permettono di cimentarsi nel gioco del golf e piste modulari. Anche Faro Games ha presentato un’area softplay con giochi morbidi, dai colori tenui, da usare al coperto, videogiochi prodotti dai leader di settore. Grande lo stand di M.P Group – Memo Park, con soggetti a dondolo, il Mixtreme e tutto ciò che serve per realizzare un parco giochi per bambini. Anche Special Game era presente con una bella produzione di soggetti a gettone. Interessanti anche i grandi animali a gettone di Pasini Giovannino, e i tavoli ad aria di Master Games. Tra i produttori di peluches, PTS era presente con una serie di prodotti su licenza di tutti i più recenti personaggi dei cartoni animati. Anche Eltel ha puntato su Enada Primavera, con soggetti e centri per giostra. Interessanti anche i prodotti Automatic Toys: ATM è stata recentemente acquisita da Luca Srl, e rivedremo un marchio presente da decenni in tutte le parti d’Italia. Nello stand c’era anche un Toro meccanico a moneta, l’apparecchio per forza muscolare presente in tutti i luna park di qualche decennio fa. Interessante anche un laser game per bambini, prodotto da Zone laser tag, da ospitare al chiuso o in in una struttura gonfiabile. Un impianto da ben 24 fucili, interessanti per chi organizza feste per bambini. In esposizione anche sistemi per creare escape rooms , prodotti dalla riminese Escape Room.
Enada Primavera si è confermata come evento importante per il gioco automatico, settore che però si è mostrato in questa edizione soprattutto nella forma del gioco in denaro. Gli organizzatori dovranno ragionare su una formula che incentivi anche l’esposizione di giochi per l’intrattenimento delle famiglie e dei giovani. Diversamente sarà sempre più difficile per le imprese italiane mostrare la propria vitalità e fantasia. Manca di fatto una fiera italiana delle piccole e grandi attrazioni, e se ne sente la mancanza. Certamente il mercato nazionale non ha offerto segnali in questo senso, tuttavia il rilancio di un settore passa anche attraverso gli eventi che offrano visibilità e possibilità di intercettare imprenditori di attività assimilabili, a costi sostenibili. “Chi non mostra non vende” si diceva tempo fa: una regola del marketing che in questo settore è quanto mai attuale.