Siamo alle solite. Previsioni meteo errate, che impattano negativamente sugli operatori dei parchi di divertimento e sulle imprese turistiche.
Una giornata di divertimento, lo scorso 4 ottobre, in un noto parco divertimenti dell’area romana. La mattina le previsioni del portale Ilmeteo.it danno pioggia. Con coraggio ci accingiamo a raggiungere ugualmente il parco, confidando che le condizioni possano volgere al bello. All’arrivo alle biglietterie, qualche velatura, ma la giornata si preannuncia già calda e piacevole. Ecco nell’immagine le previsioni diffuse dal portale alle 11, ed accanto una foto della main street del parco, ripresa alla stessa ora . La presenza delle ombre generate dai raggi solari è emblematica: previsioni meteo errate ed una bella giornata da trascorrere all’aperto. Tuttavia, grazie a questi errori nelle previsioni meteorologiche, qualcuno che aveva in programma di raggiungere il parco o altre strutture all’aperto può aver scelto di restare a casa o raggiungere spazi al coperto.
Gli operatori turistici stanno imparando a loro spese che la meteorologia non è una scienza esatta. Ricordo inoltre che in Italia non esiste più una laurea in meteorologia – un corso di laurea aprirà a Trento nel 2017 – che l’Italia, insieme alla Grecia, è l’unico paese europeo senza un vero servizio meteorologico nazionale che diffonda previsioni non legate a interessi commerciali.
Per carità, nel campo delle previsioni meteo errori sono sempre possibili, ma perché non dichiararlo ? Perché non informare gli utenti che quelle previsioni hanno una affidabilità limitata?
Purtroppo del tema delle previsioni meteo dei siti commerciali nessuno sembra volersene occupare: l’AGCOM se ne lava le mani – consentendo ai portali commerciali di fare meteo terrorismo e diffondere previsioni computerizzate. Il Governo ha finalmente emanato il provvedimento sul Servizio Meteorologico Nazionale Distribuito .
Un Servizio meteo nazionale, arriva Italiameteo
E’ inaccettabile però che le previsioni siano state trasformate non in un servizio ai cittadini, ma solo un business per lucrare sulle inserzioni pubblicitarie dei siti web. Previsioni generate da software, che chiunque di noi potrebbe acquistare ed erogare, continuando a spaventare con annunci catastrofisti – vero meteo terrorismo – solo per generare traffico verso il proprio sito e gli inserzionisti.
Quando potremo affidare questo tema così delicato per le imprese turistiche, il mondo agricolo, la Protezione Civile, a veri professionisti, liberi da interessi commerciali? forse presto, perchè è in partenza, forse attivo dalla fine del 2018, il Servizio meteo nazionale, ovvero Italiameteo.