Quali parchi divertimento accettano i cani? Ho scritto su questo un post su questo blog, elencando le strutture che hanno regolamentato ed organizzato l’accoglienza dei cani: in pochi mesi l’articolo ha raggiunto le 3.500 visite e le 141 condivisioni sui social network, un record per questo sito, ma anche il segnale che questo tema è particolarmente sentito, e che le ricerche sul web sono particolarmente numerose.
Nello scrivere l’articolo, ho verificato sul web che non tutti i parchi di divertimento forniscono informazioni su questo tema. Un vero peccato, perché analizzandone le statistiche, ho registrato diverse centinaia di visite, raggruppate soprattutto nei fine settimana di luglio ed agosto – il 13 agosto oltre 100 visualizzazioni – e nel corso della prima metà di settembre.
Ok, ma cosa c’entrano parchi e cani? Servono a chiederti se il sito internet della tua attività è completo e facile da usare! E’ la domanda che deve porsi ogni imprenditore che gestisca un’attrazione turistica, dal gestore di un parco giochi per bambini al responsabile di un grande parco di divertimento.
– I contenuti del sito:
Non stancarti mai di domandarti continuamente quali informazioni cerca, o vorrebbe trovare, chi visita il tuo sito. Purtroppo le statistiche di Google Analytics non ci aiutano facilmente: dal 2012, il colosso americano ha deciso di criptare la maggior parte delle parole-chiave con le quali i nostri contenuti vengono rintracciati. Le keyword classificate “not provided” possono però essere in qualche modo interpretate, analizzando su Analytics a quali pagine di destinazione sono ricondotte. Anche con Strumenti per il Webmaster di Google è possibile verificare, attraverso le funzioni attivabili da traffico di ricerca, quali siano le keyword del tuo sito web e quale sia il trend di ricerca.
In ogni caso, usando la ragionevolezza, consultandoti con altri colleghi e visitando i siti dei tuoi competitori puoi – o meglio, devi – accrescere il numero e la qualità delle informazioni presenti sul tuo sito. I vantaggi? Il tuo SEO – perché hai un SEO, no? – ovvero chi si occupa dell’ottimizzazione e posizionamento del sito ti confermerà che in questo modo riuscirai più facilmente a salire di posizione nella SERP, la pagina dei risultati della ricerca su Google, quanto meno su specifiche “query di coda lunga”, ovvero le ricerche effettuate da navigatori che imputano su Google non solo una o due parole, ma una intera frase. Estendendo i contenuti cresceranno infatti le visualizzazioni del sito, che opererà anche su parole-chiave meno competitive. un esempio di long tail query? Come immagini, la query “parco acquatico Milano” è molto competitiva – dunque è difficile e costoso competere con i concorrenti per posizionarsi bene rispetto a quelle parole-chiave – ma se il mio sito contiene anche contenuti raggiungibili dalla query “parco acquatico che accetta cani in provincia di Milano” allora è possibile che sia rapidamente trovato, anche se da un numero inferiore di navigatori, perché offre informazioni più specifiche e meno comuni.
– La navigabilità ed usabilità del sito:
Scrivendo l’articolo sui parchi che fanno accedere, offrono servizi di custodia o hanno regolamentato l’accesso dei cani, ho potuto verificare che anche i siti dei grandi parchi tematici possono essere migliorati rispetto alla usabilità. Uno di essi ospita queste informazioni all’interno del regolamento del parco, inserito nel sito con il link ad un file PDF. Mi pare evidente che una scelta del genere non vada nella direzione dell’usabilità del sito che, soprattutto per i dispositivi mobili, è per Google fattore di ranking, in altre parole influisce sulla posizione del nostro sito sulla SERP. Del resto, da qualche mese le ricerche sul più noto motore di ricerca da dispositivi mobili hanno superato quelle da desktop, e questo tema non può essere ignorato. Ho già scritto del fatto che un sito non ottimizzato per il mobile è penalizzato da Google, immagina quindi di dover cercare la risposta alla tua domanda su cani e parchi divertimento solo dopo aver scaricato un documento in PDF e tentato di leggerlo attraverso un display da 5 pollici… certamente il sito in questione non va nella direzione della migliore user experience.
So che c’è lavoro da fare, ma aggiornare e migliorare continuamente il sito è una questione di immagine, oltre che di strategia SEO: se c’è una cosa che mostra look “appannato” di un’azienda, è visitare un sito non aggiornato da mesi… e nel web ce ne sono parecchi. Il sito “vetrina” è un concetto che si è evoluto da qualche anno!
P.S. A proposito … cosa fare per i cani nei parchi? Nell’articolo ho segnalato che alcuni parchi avventura mettono a disposizione ciotole per l’acqua o croccantini, un acquapark anche cucce all’ombra a 5 euro, altri parchi a tema offrono in prestito la museruola, un parco di divertimento offre 14 cucce fino ad esaurimento dei posti, altri li ammettono al guinzaglio …