Maledetto cellulare, la batteria si scarica sempre durante una giornata in un parco divertimento! E se si vuole condividere una foto su Facebook o Instagram? Migliaia di visitatori, tutti con abbondante dotazione di smartphone, tablet, e fotocamere, estremamente energivori, a chiedere alle informazioni come ricaricare le batterie dei loro dispositivi… Per i gestori di un parco tematico, acquatico, un acquario o un parco avventura, il valore della condivisione delle foto è molto elevato, perché permette di ottenere un’ottima visibilità, a costo zero e verso il target più ricercato, quello dell’ “amico dell’amico”, generando un passaparola estremamente interessante per ogni responsabile marketing. Abbiamo parlato più volte, infatti, di offrire il WiFi ed ambientazioni che favoriscano i selfie.
In effetti, non facilitare i visitatori che desiderino postare contenuti sui social network è un vero attentato alla immagine del parco, ed al budget per la comunicazione. Ma come fare con le batterie scariche? Alcune strutture si sono dotate di dispositivi presenti, ad esempio, negli aeroporti: si tratta in genere di totem, in stile “armadietti”, nei quali si ripone a caricare il proprio cellulare. Il problema è che queste attrezzature costano, e soprattutto non possono ospitare che qualche decina di dispositivi mobili. Adottare queste soluzioni è qualificante sul piano dell’immagine, ma non risolve il problema dei visitatori. Una soluzione è stata adottata in Agosto dai parchi Universal di Orlando: si tratta di offrire ai visitatori il noleggio di una batteria esterna: non le solite batterie a basso costo, ma un prodotto che si pone al top di questa tipologia di dispositivi. Si chiama Go Puck, è a forma di pallina da hockey sul ghiaccio – chiamata puck, appunto – costa il doppio di altri prodotti, ma ha prestazioni eccezionali: permette infatti la ricarica in tempi fino a 10 volte più ridotti rispetto ad una batteria esterna tradizionale. La potenza di 6.000 mAh consente di ricaricare più volte un cellulare di fascia media, ed almeno due volte, completamente, la batteria di uno smartphone evoluto, un tablet o una action cam, tipo GoPro, per intenderci.
Quanto alla formula commerciale, Universal ha scelto il noleggio, la Go Puck costa $25.00 per una giornata intera o $12,50 dopo le ore 15:00. Per fare in modo che il dispositivo sia restituito, viene vincolata la somma di $80,00 sulla carta di credito, incassata in caso di mancata restituzione. Allo stesso prezzo la batteria Go Puck può essere acquistata. La richiesta economica è un po’ elevata, in effetti, perché su Amazon la batteria è in vendita a $60,00, ma in linea con il contesto e la domanda del pubblico.
Adottare la formula del noleggio di dispositivi per ricaricare le batterie scariche comporta costi di gestione, ma non è la sola opzione possibile: un parco divertimenti italiano potrebbe valutare quella di offrire un’attrezzatura meno sofisticata – in noleggio e vendita, a costi che favoriscano la seconda opzione – e brandizzata con il logo del parco, o di un partner commerciale. Ci sono powerbank in vendita tra gli articoli promozionali a poco più di 3 euro ciascuna. Basterebbe scegliere di contenere il prezzo di vendita questo gadget per ottenere il gradimento del pubblico, che apprezzerebbe il fatto di aver trovato una soluzione ad un problema molto sentito, acquistando una batteria esterna riutilizzabile. Un parco a tema o acquatico, ma anche uno stabilimento balneare, un ente fiera, tante altre attività turistiche potrebbero offrire un servizio del genere, che diventa uno strumento di marketing.
Chissà che non se ne venderebbero davvero tante, di batterie esterne.