Gonfiabili acquatici? Divertenti … ma come si gestiscono? Serve una licenza? I gonfiabili acquatici – sorta di grandi giochi galleggianti – non sono una novità. In Italia, tuttavia, se ne vedono pochi, anche per il difficile inquadramento fiscale e per i dubbi sulla tipologia di autorizzazione necessaria.
La scorsa Estate ci sono state difficoltà e chiusure di attività per alcuni gestori, in quanto né gli esercenti, né gli uffici comunali e le Capitanerie di Porto hanno individuato la normativa di riferimento per un inquadramento corretto. Eppure questi giochi – realizzati in tutte le dimensioni e componibili tra loro – possono restituire nuova vita alla piscina di parchi acquatici o villaggi turistici, magari sottoutilizzata o priva di scivoli o attrezzature ludiche. E il lago vicino ad uno dei parchi avventura? O pensare ad una installazione in prossimità di un piccolo luna park estivo, installato in prossimità della spiaggia? Non sarebbe male! Con alcune di queste attrezzature è possibile realizzare un vero parco acquatico gonfiabile.
Come gestire i gonfiabili acquatici?
Tra le attrazioni dello spettacolo viaggiante è stata da anni inserita la descrizione dei:
” GIOCHI GONFIABILI
Strutture di varie dimensioni realizzate mediante tubolari in PVC spalmato, gonfiati ad aria e mantenuti a pressione tramite motore elettrico. Il pubblico si avvale di queste strutture per compiere piccoli salti o seguire percorsi ed effettuare scivolate. Dette attrazioni gonfiabili sono costituite interamente di materiale ignifugo realizzato in conformità alle direttive europee ed a quelle del Ministero della Sanità e vengono ancorate a terra tramite picchetti o contrappesi idonei. Hanno forma che richiama il soggetto, come ad esempio il “Castello medievale”, la “Balena”, lo “Scivolo pagliaccio”, lo “Scivolo gigante”, la “Bolla d’aria”, ecc. “. Vediamo questi gonfiabili installati in parchi divertimento, centri commerciali, stabilimenti balneari, ludoteche ecc. .
I Giochi Gonfiabili, in quanto attività di “spettacolo viaggiante” anche se installati in forma stabile, fruiscono dell’aliquota iva al 10% e sono esonerati dal rilascio di scontrini e ricevute fiscali.
Ma i gonfiabili acquatici sono assimilabili ai “giochi gonfiabili” delle attività di spettacolo viaggiante? Si. Il Ministero per i beni e le attività culturali ed il turismo, in una recente risposta ad un quesito, ha confermato tale assimilazione. Dunque anche i gonfiabili acquatici, in quanto attrazioni, sono soggetti alla procedura di registrazione ed assegnazione del codice identificativo comunale di cui al DM 18 maggio 2007, e possono essere autorizzati con licenza di spettacolo viaggiante di cui all’art. 69 TULPS, fruendo dell’aliquota IVA ridotta e delle facilitazioni sul rilascio dello scontrino fiscale.
Quali autorizzazioni sono necessarie per gestire un parco di gonfiabili acquatici?
Per gestire i gonfiabili acquatici per bambini o adulti, in spazi pubblici sarà necessaria, ovviamente, la concessione relativa all’utilizzo di specchi d’acqua di proprietà demaniale, siano essi nel mare o in un lago o bacino artificiale. Per il resto vale la disciplina dei giochi gonfiabili, che ho già commentato.
Il Boabay, il parco galleggiante di Rimini
Il più grande impianto italiano di gonfiabili acquatici è il Boabay di Rimini, un vero e proprio acquapark galleggiante, collocato a 100 metri dalla spiaggia, e nella stagione 2017 si presenterà ancora più grande. Immaginate ben 150 metri lineari di giochi, ai quali si accede da alcuni stabilimenti balneari, i “bagni” riminesi, appunto. Un impianto spettacolare, definito dai gestori il più grande del mondo, realizzato con ben 190 gonfiabili acquatici di grande qualità che occupano una superficie lorda di ben 34.000 metri quadrati. I gonfiabili sono vincolati uno all’altro e compongono dall’alto la scritta “I love Rimini”. Lo scorso anno è stata organizzata la Boathlon Monster Competition, una maratona che unisce due discipline: il nuoto e la corsa sui gonfiabili acquatici: un’opportunità di divertimento in un mare, quello della Riviera, che non è proprio esaltante, vista la scarsa profondità, per chi ama nuoto e tuffi.