Oltre 200.000 visitatori, nello scorso week end, per Romics e Maker Faire Rome, un vero successo per le due manifestazioni. Cosa possiamo imparare noi, che ci dilettiamo di marketing e tempo libero? proviamo ad analizzare alcuni punti di forza di questi eventi, che hanno superato di nove volte i visitatori dei parchi divertimento dell’area romana, anche se pronti per Halloween nel primo week end di ottobre :
- Entrambe colpiscono passione e curiosità. Romics è molto “specialistica”, perché si rivolge ad appassionati di Manga – i fumetti giapponesi – e Cosplay. Sembrerebbe un target molto specializzato, invece la vendita di fumetti, t-shirt, gadget e il mood da sfilata di Carnevale, attrae moltissimi giovani, soprattutto dai 10 ai 30 anni. La fiera è infatti ormai calendarizzata su due edizioni annuali. Migliaia e migliaia di visitatori, nonostante il contesto poco curato e sporco, purtroppo, che gli ospiti paganti non meritavano. Eppure erano lì, oltre centomila persone, a fotografarsi e curiosare. Maker Faire Rome ha invece un tono più ricercato, molto smart, visto che quello dei maker – odierni inventori più o meno casalinghi – è un fenomeno all’attenzione mondiale. Droni, stampanti 3D in tutte le salse, prototipi con Arduino e tante altre diavolerie l’hanno fatta da padrone, interessando un pubblico attratto dall’innovazione e dalla tecnologia.
- Entrambe si rivolgono ad un target ben individuato, hanno un prodotto definito ed una comunicazione chiara. Nonostante le carenze della location, almeno per Romics, il messaggio è chiaro e viene veicolato attraverso i canali digitali. Validi testimonials, social media molto attivi – stimolati con contest di selfie per Romics – ed immagini molto virali, perché nel primo caso sono foto “in costume”, e nell’altro di realizzazioni tecnologiche ed a basso costo. Molto buzz su Twitter, soprattutto per Maker Faire Rome, con quasi 20.000 interazioni, e 1.500 per Romics, frequentata da un target più lontano dal social col volatile azzurro. Anche Facebook ed Instagram hanno dato soddisfazione agli organizzatori. Con qualche idea in più, quelli di Romics avrebbero potuto ottenere ancora più “rumore”…
- Entrambe hanno promosso l’interesse dei bambini. Laboratori , workshop ed altre iniziative, hanno consentito di attrarre le famiglie. Quello dei gruppi familiari è il più ambito tra coloro che operano professionalmente nei servizi per il tempo libero. L’attenzione che gli organizzatori dei due eventi hanno riservato aspetto educazionale ha consentito di attrarre un pubblico molto interessante. Ottima scelta di marketing…
- Entrambe hanno saputo attrarre i ventenni. Un pubblico di una fascia di età che apprezza le iniziative molto frequentate da coetanei, dove il numero elevato è l’elemento fondamentale. L’aver stimolato la fantasia da una parte e la curiosità per le tecnologie ed il mondo digitale dall’altra, hanno fatto il successo delle due manifestazioni.
Questa miscela di fattori ha dimostrato di attrarre 200.000 cittadini romani: è un cocktail marketing mix che sappiamo servire anche nel contesto dei luoghi ed eventi del divertimento?
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