Ancora errori meteo. Ma cosa è accaduto tra Pasqua e il I° maggio nei parchi divertimento? Una lunga chiusura delle scuole, che consigliava di spostarsi per qualche giorno, visitando anche i parchi di divertimento. Alcune strutture hanno registrato un aumento di presenze rispetto allo scorso anno – in un caso con percentuale veramente significativa – ma altre devono fare i conti con una stagione che non si è aperta nel migliore dei modi. In ogni caso, ancora una volta, si sono registrati i “soliti” errori nelle previsioni meteo, soprattutto a lungo termine, che hanno condizionato gli spostamenti. Molte le associazioni di albergatori, da Capri, a Rimini , fino a Jesolo, che hanno vivacemente protestato sui giornali supportate anche da rappresentanti delle istituzioni come l’assessore Melucci, della Regione Emilia Romagna, fino al Presidente della Regione Veneto Zaia, denunciando il meteo terrorismo.
Perché parlare di errori meteo? Non si tratta di un attacco alla scienza, né della pretesa di previsioni “addomesticate”, ma c’è l’esigenza di correggere la diffusione di informazioni prive di valore scientifico, omettendo di segnalarne la percentuale di affidabilità. Il problema riguarda soprattutto le previsioni meteo a lungo termine. I siti leader del settore che offrono servizi meteo – con l’intento di mostrare banner pubblicitari – omettono accuratamente di segnalare in evidenza che l’affidabilità delle previsioni meteo oltre i 3/5 giorni è bassa o nulla. Più o meno come quella di un oroscopo. Non a caso il sito dell’aeronautica Militare, che fornisce previsioni “di Stato” non si pronuncia sulle condizioni oltre i 5 giorni, ma segnala solo tendenze, senza avvalersi di pittogrammi. Tutti i veri meteorologi considerano poco affidabili le previsioni oltre le 72 ore ed inaffidabili quelle a lungo termine. I portali di previsioni meteo, invece, offrono previsioni addirittura segmentate nelle 24 ore, ancorché riferite ad una data lontana, per la quale non è possibile effettuare serie previsioni riguardanti l’intera giornata, figurarsi quelle ora per ora.
C’è poi la questione dei pittogrammi – i simboli grafici utilizzati da questi siti per evidenziare gli eventi atmosferici – che rappresentano il “peggior evento possibile”, come ci hanno spiegato i gestori del portale Ilmeteo.it , ancorché il temporale possa verificarsi alle ore 24, e per 15 minuti. Questa “semplificazione” non è scientificamente né statisticamente giustificata, ma incide sulle scelte dei consumatori, che decidono se restare a casa o visitare un parco di divertimento, o pernottare in strutture ricettive e località turistiche. Le applicazioni realizzate dai siti in questione, utilizzabili su tablet e smartphone, sono ancora più ingannevoli, in quanto non permettono di visionare la mappa dell’Italia con i pittogrammi giornalieri, come sul web, ma offrono previsioni scadenza su base oraria, omettendo di segnalarne la totale inaffidabilità, in quanto gestite da un software. Questo il commento di un gestore di un noto parco italiano, che parla di “disagio avuto per previsioni meteo errate ed eccessivamente allarmistiche. Proprio nel week end appena trascorso il parco … ha subito pesanti perdite sia Sabato che Domenica per delle previsioni che annunciavano piogge copiose per quasi tutto il giorno. Per meglio intendere la gravità delle perdite il parco ha emesso 395 titoli d’ingresso il Sabato e 560 la Domenica contro i quasi 4000 emessi nella festività precedente. In effetti solo dopo le 17 si è verificata una leggera pioggia terminata dopo appena 15 minuti, mentre la domenica non si è registrato alcun piovasco”. Le foto che pubblichiamo riguardano invece Rainbow Magicland e sono emblematiche: il giorno prima, e fino alle 9 della mattina del 2 maggio le previsioni davano pioggia tutto il giorno, poi ecco cosa è accaduto.
Cosa fare? La meteorologia in Italia non è ben regolamentata, non è stata individuata una formazione specifica, di livello universitario, ed anche tra i meteorologi si dibatte sul fatto se sia una vera e propria “scienza esatta” o meno. Certamente non lo è quella gestita solo attraverso modelli matematici, con software automatizzati, ad uso del web. Su questo i “veri” meteorologi sono d’accordo, così come concordano sull’inaffidabilità delle previsioni a lungo termine. Contro gli errori meteo non resta che segnalare quanto accaduto alla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – che proprio in questi giorni si sta occupando di alcune distorsioni create dai grandi portali di recensioni e prenotazioni turistiche – attraverso le Associazioni che rappresentano gli imprenditori della filiera turistica.