I moschettoni intelligenti rappresentano la vera innovazione nei parchi avventura, negli ultimi anni. Dopo la diffusione delle zip line, l’adozione di sistemi con “Interlocking system” è il vero elemento che caratterizzerà la stagione 2014. Sono sempre di più le strutture italiane che hanno adottato questi dispositivi, presenti oggi in decine di strutture di ogni parte d’Italia. I sistemi più diffusi sono quelli prodotti da due aziende importanti, Bornack e Clic-It, anche se ne esistono altri, sempre di produzione estera.
I meccanismi che comandano l’apertura e chiusura alternata divergono per aspetti tecnici, ma hanno l’obiettivo di impedire a chi li utilizza di liberarsi di entrambi i moschettoni, perché uno rimane chiuso sulla linea di vita fino a che l’altro non viene chiuso a sua volta. per ottenere questa alternanza, alcuni prodotti richiedono l’installazione sulle linee di vita di “chiavi” in materiale plastico, che attivano il moschettone, mentre altri sistemi non necessitano di nuovi accorgimenti.
I vantaggi? L’adozione di questi dispositivi rende l’attività non soggetta a fattori comportamentali, e dunque assai più sicura del sistema tradizionale, che usa moschettoni di tipo alpinistico e non impedisce che per distrazione o scarsa perizia il visitatore possa disancorarsi dalla linea di vita. Gruppi scolastici, famiglie in gita non abituate agli sport di montagna, bambini distratti possono così utilizzare dispositivi che impediscono, di fatto, di poter cadere al suolo. Il gestore, a fronte di un investimento significativo – una longe con moschettoni intelligenti costa tra i 230 e i 270 euro e prevede a volte un contratto di manutenzione annuale – si trova a gestire una struttura nella quale la vigilanza è meno impegnativa e genitori, accompagnatori ed insegnanti che seguono le evoluzioni da terra sono meno stressati. Nella revisione della norma europea – che sarà pubblicata alla fine dell’anno – è infatti previsto l’inserimento di questa tipologia di dpi, ed i livelli di supervisione da parte degli operatori sono stati conseguentemente “alleggeriti” rispetto a quelli imposti alle strutture che utilizzano longe tradizionali.
A questi dpi si aggiungono ovviamente anche i sistemi di linea di vita continua – nei quali l’utente è sempre connesso alla linea di vita – particolarmente adatti a percorsi per bambini e attrazioni come il Mixtreme, appunto, come la Codoupro Zaza, distribuita da Kong. I nuovi modelli non necessitano infatti di particolari modifiche alle linee di vita dei percorsi, e sono molto interessanti anche per gli esercenti che gestiscono attrazioni come il Mixtreme, che si stanno orientando verso l’adozione di questa tipologia di dpi.
Ma quale dei prodotti più diffusi è migliore? Non è semplice rispondere, perché ogni gestore ha valutato la robustezza, la semplicità di utilizzo ed i costi di gestione dei moschettoni intelligenti offerti da vari fornitori.
Abbiamo chiesto a due giovani gestori, entrambi adeguatamente formati per svolgere arrampicata sportiva e lavori in altezza, che hanno adottato sistemi diversi, di darci qualche impressione dell’utilizzo di questi dispositivi: Michael Kammerer, titolare del parco Kronaction di Issengo (BZ), struttura nell’area di Plan de Corones, molto visitata in Estate e Marco Todisco, proprietario del parco Treja Adventure, a pochi chilometri da Roma, la cui struttura è operante per buona parte dell’anno:
– Hai deciso di sostituire le longes con “moschettoni intelligenti”. Una scelta dettata da quali esigenze?
(Michael) Abbiamo scelto questi dispositivi appena abbiamo saputo che esistevano sistemi del genere. L’obiettivo è fare tutto il possibile per evitare incidenti. Anche a noi che effettuiamo lavori in quota ogni giorno può succedere che si resti con i due connettori aperti, figuriamoci se parliamo di persone che lo fanno per la prima volta..
(Marco) Ho adottato questi moschettoni per aumentare il livello di sicurezza del mio parco.
– Che impatto ha il nuovo sistema sugli aspetti gestionali? Serve meno vigilanza?
(Michael) Noi non risparmiamo in effetti sugli addetti, perché vogliamo dare assistenza lungo i percorsi, spiegare come si deve fare il singolo esercizio ecc… volendo si può anche ridurre il personale, ma questo non era il nostro obiettivo. Usando questo sistema è un po’ più lenta tutta la dinamica nel parco, ma non crea veri problemi.
(Marco) Il sistema è più complesso e meno intuitivo da utilizzare soprattutto per i bambini. Questo comporta un briefing più articolato quindi più lungo. Mediamente l’utente preferiva utilizzare i moschettoni tradizionali perché più semplici. Questo sistema non porta secondo me un vero risparmio sul personale addetto, anche se il controllo è sicuramente meno impegnativo. Sotto i percorsi bisogna comunque esserci…
– Come reagisce il pubblico?
(Michael) Le persone abituate ad andare in montagna all’ inizio tendono a criticare il sistema, ma quando lo utilizzano imparano ad apprezzarlo. Inoltre i genitori e gli insegnanti dei gruppi scolastici lo vedono come garanzia della massima sicurezza per i loro bimbi. Le scuole vengono adesso senza porre problemi di responsabilità, anche se da noi venivano anche prima.
(Marco) Molte persone hanno difficoltà iniziali che piano piano, con l’utilizzo, si risolvono, ma qualche problema rimane. Sicuramente i genitori dei bambini e ragazzi apprezzano molto l’adozione di questi dispositivi, e ancora di più chi porta gruppi presso la nostra struttura per compleanni, campi estivi o scolaresche e gruppi organizzati.