Quali i parametri di riferimento per le acque scenografiche? Da tempo sosteniamo che il contatto dei visitatori con queste acque è in effetti eventuale ed accidentale, e rende inapplicabili i parametri delle acque di balneazione delle piscine. Analoga interpretazione è stata fornita recentemente dal Gruppo di lavoro UNI 11 che si occupa della revisione della norma 10637, che si è così pronunciato: “I membri del GL “Piscine” fanno riferimento al punto 3.1 della UNI 10637:2006, che riporta quanto segue:
3.1 piscina: Complesso attrezzato per la balneazione, costituito da una o più vasche utilizzate per attività ricreative, formative, sportive e terapeutiche, dotate di impianti tecnologici per il trattamento dell’acqua, nonché dei servizi tecnici, sanitari ed accessori eventualmente necessari. Pertanto i membri del GL 11 reputano che le acque scenografiche per parchi di divertimento non rientrino nella categoria dei complessi attrezzati per la balneazione perché non c’è balneazione ma solo contatto occasionale. Si ritiene comunque corretto che debba essere effettuato un adeguato trattamento in accordo con l’autorità sanitaria competente. “
Abbiamo quindi chiesto indicazioni al Ministero della Salute indicazioni sui parametri che i gestori di questa tipologia di attrazioni sono chiamati a rispettare. La Direzione generale per la prevenzione ha riscontrato il nostro quesito segnalando che, in attesa di più specifiche indicazioni del consiglio Superiore di Sanità, è possibile avvalersi dei parametri segnalati in questa nota prot. n. 400.4/23.A/683 dell’8/6/1993. Anche se la questione sarà riaffrontata, ecco i parametri di riferimento, ad oggi vigenti, particolarmente favorevoli.