Mirabilandia, con oltre 8,6 milioni di visualizzazioni su Youtube, sorpassa Disneyland Paris nel video marketing. Il parco francese ha infatti meno di 7,5 milioni di visualizzazioni. E’ un risultato sorprendente, ottenuto anche grazie al nuovo spot. Per trovare in Italia dati comparabili basta visitare il canale del principale competitore del parco ravennate, che ha 2,5 milioni di visualizzazioni. Il video che presentiamo ha raggiunto, da solo, oltre 1,8 milioni di visualizzazioni.
Ma sono utili i video nel marketing delle strutture del divertimento? Certamente si, basti considerare che il canale di Parksmania.it, che ospita oltre 500 video di parchi divertimento italiani ed europei, ha raggiunto i 10,5 milioni di visualizzazioni. Del resto, Youtube non solo permette di visionare i video, ma è sempre più social, perché consente commenti – da qualche tempo integrati direttamente con Google + – e condivisioni su Facebook e Twitter. I parchi di divertimento – piccoli o grandi che siano – parchi avventura, laser game e tutte le imprese del turismo sono contenitori di esperienze, ed una promozione attraverso un video ben realizzato, con una colonna sonora adeguata, è quasi sempre più coinvolgente di una immagine statica.
Ci sono controindicazioni nell’utilizzo di Youtube? Dipende dagli obiettivi: se si vuole potenziare la conoscenza del marchio, nessun problema. Un video su Youtube è molto utile nella promozione di tutte le attività del tempo libero e nel marketing turistico. Lo si può realizzare con il “fai da te” o attraverso una nota agenzia, come ha fatto Mirabilandia, e consente un costo\contatto assolutamente non paragonabile a forme di marketing tradizionali, nelle quali anche il più economico volantino – del quale non conosceremo mai la sorte – costa di più, in termini relativi. E’ comunque necessario “emozionare” i propri utenti, creando contenuti di qualità, che possano essere ricordati perché spettacolari, o divertenti. Abbiamo già commentato un caso interessante, relativo al laser game: un video sul canale Youtube di Garmin realizzato con una videocamera outdoor ha più di 4.000 visualizzazioni. Contenuto di qualità, titolo accattivante “lo avete mai fatto al laser game” e le condivisioni fioccano.
Se invece si desidera generare traffico verso il proprio sito, migliorarne il posizionamento ed aumentare le conversioni – ovvero l’acquisto di biglietti – la questione si complica. Youtube viene sempre più utilizzato come “motore di ricerca”, e può così cannibalizzare le visite al sito. Per Mirabilandia, ad esempio, un video sul canale di Theme Park Review ha, da solo, oltre 4 milioni di visualizzazioni: ottimo in termini di brand awareness, ma non così tanto per le visite al sito internet del parco.
E’ evidente che non si può certamente rinunciare ad essere presenti su Youtube, che è terzo nelle visite mondiali, dopo Google e Facebook, con un proprio canale, anche per intercettare i visitatori che, altrimenti, troverebbero solo video amatoriali. Bisogna dunque rischiare, tentando di produrre video che invoglino l’utente a visitare il sito del parco. E’ utile tenere presente che in termini di SEO – cioè di ottimizzazione per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca – fare video marketing inserendo semplicemente sul proprio sito il video dal canale Youtube va fatto con qualche accortezza, perché altrimenti il risultato in termini di visite sarà a beneficio dei contenuti su Youtube, e non su quelli del sito. Non a caso per “embeddare” un video sul proprio sito, alcuni SEO consigliano di utilizzare altri player (come JW Player, ad esempio, presente anche come plugin di WordPress) attraverso i quali è possibile personalizzare l’immagine in anteprima del video, linkandola direttamente al video ospitato sul nostro sito.
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