“Obbligatorio fotografare”, questo il cartello che comincia ad apparire in mostre e piccoli musei. Si, il contrario di quello che ci si aspetterebbe, in contesti nei quali il diritto sulle immagini delle opere d’arte è un bene da tutelare. Perché si cambia registro? Probabilmente perché lo sfruttamento delle immagini di opere contemporanee o collocate in contesti innovativi rende di meno – in termini economici e di promozione – rispetto ai benefici offerti dal photo sharing, ovvero della possibilità, offerta agli ospiti, di condividere le immagini. Il photo – o video – sharing sui social network costituisce infatti una potente leva di marketing. Le immagini ed i video, a differenza del testo, hanno infatti un’immediatezza che si presta a costruire contenuti a forte viralità. Anche nel settore del divertimento, nel quale le attrazioni sono particolarmente “fotogeniche”, si può fare ancora molto di più per sfruttare i vantaggi del media sharing.
Qualche consiglio:
1 ) Analizziamo i punti di forza della nostra attività. Tutti i gestori possono creare contesti che invitino a realizzare foto e video da condividere. Dall’attrazione più spettacolare di un parco tematico, al parco avventura, alla giostra a cavalli installata in una piazza cittadina, al luna park, al laser game o al pattinaggio su ghiaccio, le possibilità sono tante. Basta navigare sul web per ispirarsi a foto in compagnia di una mascotte, o realizzate sullo sfondo di una bella scenografia – basta un trono, un bel pupazzo, un fondale ben tematizzato – per trovare idee e progettare un corner che inviti le persone a scattare foto. Non dimentichiamo di inserire il logo della nostra attività, con gusto ma in bella vista!
2) Verifichiamo quale modello di business adottare: gratis o a pagamento? Nelle attività più adrenaliniche – dalla teleferica del parco avventura, allo scivolo acquatico, al kartodromo – la realizzazione di immagini può diventare una parte del business. Lo fanno già gli organizzatori di rafting fluviale, bungee jumping o zip-line estreme, inserendo nel costo del biglietto anche il file con il video girato dall’utente, o realizzato attraverso fotocamere collocate in posizioni chiave durante il percorso. Mettere a disposizione dei visitatori, gratuitamente o dietro compenso, una telecamera per uso sportivo – ce ne sono anche a meno di 100 euro – già installata su un casco, magari prevedendo condizioni economiche di favore per coloro che condividano immagini e video sui propri social network, può consentire di far apparire il logo della nostra attività su centinaia, forse migliaia, di profili “social” ogni giorno. E’ infatti sufficiente che un paio di ragazzi che abbiano un profilo Facebook con 500 “amici” condividano la foto o il video, per raggiungere un migliaio di persone in pochi minuti. Se poi il contesto in cui è stato realizzato il video o la foto è particolarmente divertente o spettacolare, il contenuto sarà più volte commentato e condiviso.
3) Dotiamoci dei dispositivi adatti. I nostri ospiti utilizzeranno gli smartphone, ma se vogliamo offrire un servizio diverso, ed avere il controllo della situazione, possiamo ipotizzare di acquistare specifici dispositivi: sono tante infatti le fotocamere in commercio già in grado di connettersi ai social network. Particolarmente interessante è quella presentata in questi giorni, al CES2014 di Las Vegas da Polaroid. La Socialmatic è una macchina fotografica digitale particolarmente orientata alla condivisione delle immagini sui social network. La fotocamera, che opera in ambiente Android, consente di scattare foto e stamparle immediatamente – altrimenti che Polaroid sarebbe? – e gestisce la condivisione sui social network. Dunque un apparecchio creato proprio per il photo sharing, molto interessante per il marketing turistico e del divertimento. Realizziamo una scenografia accattivante, con il logo della nostra attività. Installiamo la fotocamera e regaliamo la foto stampata a coloro che la condivideranno immediatamente sui nostri e sui propri profili personali dei vari social network. Con $299 – questo il prezzo comunicato a Las Vegas – avremmo creato contenuti che possono raggiungere quotidianamente migliaia di potenziali utenti. L’attrazione più spettacolare, ma anche una partita al laser game, una festa di compleanno in un parco di giochi gonfiabili, un kartodromo, una bella giostra diventeranno contesti nei quali si creeranno, con pochissimo impegno da parte dei gestori, contenuti condivisi. La foto con il festeggiato comparirà certamente sui social network di tutti gli invitati. Un esempio, relativo al laser game, è un video sul canale Youtube di Garmin che promuove la Virb – una videocamera per attività outdoor – che ha quasi 4.500 visualizzazioni. Un buon video che si condivide volentieri.
4) Favoriamo il media sharing con promozioni o concorsi. Possiamo chiedere ai nostri ospiti di postare le loro immagini o i video sui social network della nostra struttura. In questo caso promuoviamo un contest fotografico, o concediamo una facilitazione a tutti coloro che condivideranno le loro foto sui profili dei social network. Sarà quindi necessario indicare un hashtag che i partecipanti dovranno utilizzare. Ormai questo tipo di parola chiave con # come prefisso funziona sui social network più diffusi in Italia, nonché su Instagram, il sito di social-sharing che ha superato alcuni giorni fa i 150 milioni di utenti.
Dunque perché non provare a favorire il photo sharing? Ogni tipologia di prodotto da promuovere ha le sue specificità, ma in genere si tratta di realizzare una sorta di set fotografico accattivante, senza costi eccessivi.
Intanto ricordiamo di applicare un cartello “obbligatorio fotografare”!