Ventimila metri quadri di luna park al coperto e 30.000 visitatori? Questi i numeri di Winter Wonderland, la manifestazione indoor svolta a Ferrara Fiere dal 20 dicembre al 12 gennaio. Una vera novità? Niente di nuovo, si potrebbe dire, perché l’evento al coperto più qualificato, il Natale in Giostra torinese, ha appena concluso la 36esima edizione. Eppure, come capita nel settore del divertimento, alcune buone idee ispirano ciclicamente gli esercenti. E quelli più avveduti stanno tornando a fare gli “organizzatori”. Ad inventare, cioè, nuove occasioni di lavoro, per compensare la carenza di aree e la crisi in cui versano alcune storiche manifestazioni.
Winter Wonderland, alla sua prima edizione, ha caratteristiche diverse dalla manifestazione piemontese. All’esterno dei quattro padiglioni sono state infatti collocate anche alcune attrazioni per adulti, particolarmente spettacolari, dunque un vero e proprio luna park indoor, dotato anche di ampi spazi scoperti. La fiera, distante 4 km dal centro storico, è stata collegata con un trenino turistico, operativo dalle 15 alle 23. L’evento è stato possibile grazie all’impegno di giovani esercenti, che hanno organizzato anche apprezzati eventi collaterali, come i mercatini, i fuochi d’artificio e la presenza di alcune mongolfiere, del Ferrara Balloons Festival.
Gli organizzatori hanno scelto di richiedere un biglietto d’ingresso, e proposto tre forfetizzazioni per bambini, famiglie e ragazzi in cerca di emozioni forti. Sul piano del marketing e della comunicazione, queste modalità sono state promosse attraverso social network – in particolare Facebook, con 2.000 followers in pochi giorni – stampa, tv locali e portali sul web. Come ogni evento che si rispetti, il calendario degli eventi è stato adeguatamente promosso in prossimità dei fine settimana. Un comunicato stampa è stato diffuso al termine della manifestazione. Un vero progetto integrato di comunicazione, ben strutturato, che non è comune nelle manifestazioni organizzate dagli esercenti itineranti.
Abbiamo chiesto a uno degli organizzatori, Luca Catter di raccontarci come è andata:
– Avete deciso di avviare questa nuova manifestazione in grande stile, con superfici coperte mai occupate finora dallo spettacolo viaggiante, e costi conseguenti. Un bel rischio d’impresa. Come è andata?
I rischi sono stati altissimi come i costi, si deve pianificare l’evento in modo razionale cercando innanzitutto di formare un gruppo che oltre dare delle garanzie di professionalità deve credere nell’idea e così si e già a buon punto. Per il resto, creare una manifestazione dal nulla non è assolutamente facile, presentare un luna park nel vecchio stile oggi non è assolutamente possibile, laddove non esista una festa popolare, una tradizione, non può più funzionare, anche perché noi esercenti abbiamo l’abitudine di appoggiarci a qualcuno – i soliti comitati, pro loco, ed amministrazioni -quindi organizzare tutto dalla A alla Z, dalla pubblicità agli eventi, gli spettacoli, l’animazione non è purtroppo nel nostro modo di pensare. Dunque è qui che questa manifestazione ha dato un segnale nuovo, di cambiamento, che finalmente con la buona volontà e idee nuove finalmente anche lo spettacolo viaggiante può brillare di una luce propria , naturalmente i costi sono più alti rispetto al luna park tradizionale, e ci sono più problemi da risolvere.
Comunque i risultati sono stati ottimi; siamo riusciti a fare pagare un ingresso solo per accedere alla manifestazione, abbiamo coinvolto famiglie da fuori Ferrara, oltre che dalla regione, anche da Veneto, Lombardia, Marche, Lazio e Toscana. Abbiamo inoltre suscitato la curiosità dei media, grazie all’ufficio stampa della fiera di Ferrara che ci ha supportato in modo eccezionale, siamo stati tutti i giorni sulla stampa locale (La Nuova Ferrara, Resto del Carlino, tutti i giornali web) un servizio su RaiTre oltre le tv locali Telestense sul digitale terrestre e idtv. Un altro mezzo che si è dimostrato importante è Facebook, attraverso il quale è stato possibile comunicare ed interagire con grandi risultati a costi veramente bassi, ottenendo anche un feedback sul gradimento e raccogliere i consigli dei clienti.
– E’, quella delle manifestazioni al coperto, una concreta possibilità di lavoro per gli esercenti nei periodo invernale?
Certo che è una strada da percorrere, con i dovuti aggiustamenti si può fare ancora meglio ottimizzando i costi, anche perché nel periodo invernale non esistono alternative. Sempre che si cerchi di seguire una linea di professionalità.
– Oltre che organizzatore della manifestazione, sei anche delegato nazionale ANESV, l’associazione di categoria dei gestori di attrazioni. Cosa diresti ai giovani della categoria, spesso sfiduciati a causa del difficile momento economico in cui viviamo?
Lo spettacolo viaggiante in generale è piuttosto statico: si sentono soprattutto in piazza tante belle chiacchiere senza poi dare seguito agli intenti. Io mi sento di consigliare un po’ a tutti, soprattutto ai giovani di cercare l’unione anche tramite l’Associazione di categoria, di agire, di provare a cambiare le cose reinventandosi e mettendosi alla prova. E’arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e darsi da fare di percorre i tempi il nostro mestiere è il più bello del mondo però dobbiamo farlo al meglio delle nostre possibilità, prendendo anche spunto dai nostri vecchi precorrendo i tempi. Accendiamo il cervello soprattutto in momenti di forte crisi economica, come quello che stiamo attraversando. Spero che Winter Wonderland, come Natale in Giostra a Torino, sia un esempio per tutto il nostro movimento e finalmente si possa lavorare in tutte le stagioni. Credo che se queste manifestazioni, in un momento particolare come questo, hanno riscosso successo, vuol dire che la gente, i ragazzi, le famiglie con i bambini ci seguono e continueranno a seguirci, dipende da noi. Tutto questo non e possibile da soli ed è per questo che mi sento di ringraziare vivamente tutti quelli che hanno permesso che questa idea prendesse forma: il presidente di Ferrara Fiere dott. Nicola Zanardi, tutto lo staff di Ferrara Fiere, l’amministrazione comunale di Ferrara – in modo particolare l’assessore alle attività produttive dott.ssa Deanna Marescotti – ma soprattutto i nostri colleghi dello spettacolo viaggiante.
– Avete già programmato qualcosa per il Natale 2014?
Sicuramente salvo cause di forza maggiore Winter Wonderland Natale in giostra si ripeterà anche il prossimo anno. Certamente ci saranno degli aggiustamenti, però l’ingresso a pagamento – lasciatemelo dire – è stato un successo, ed è motivo di orgoglio avere conferma del fatto che si è disposti a pagare un ingresso solo per accedere alle giostre, veramente un vanto per tutta la nostra categoria. Inoltre così si è qualificata in qualche modo anche la clientela stessa, creando automaticamente un ambiente in piena sicurezza pulito e frequentato da bella gente, cosa che purtroppo quasi non capita più nei nostri parchi divertimento itineranti.