Gestisci parchi divertimento in città, un laser game, un parco avventura o un parco acquatico, ma hai mai pensato di migliorare la tua presenza sul web, e renderla fruibile da tablet e smartphone? Se non l’hai fatto, è ora di pensarci. Ora, perché gli esperti internazionali sono concordi nel prevedere un traffico da dispositivi mobili nel 2014 pari a non meno del 38%. Un’azienda che non abbia una cura adeguata della presenza sul web mobile, rischia di perdere visibilità e contatti preziosi in tempi di crisi.
Cosa fare? Prendiamo alcune idee da un bell’articolo di Bridget Randolph, che inizia mostrando come aziende del livello di Apple, Starbucks e New York Times, abbiano siti non perfettamente ottimizzati per la navigazione da dispositivi mobili. Perché? Secondo l’esperta SEO americana ci sono due risposte possibili, o perché queste aziende “non ne capiscono il valore. Tuttavia i dati recenti, relativi a sondaggi effettuati negli Stati Uniti, confermano, ad esempio, che l’84% delle piccole imprese ha visto un incremento del proprio business grazie all’impegno nel web mobile marketing . E’ più probabile un secondo motivo: conoscono il valore del web mobile, ma non sanno da dove cominciare.”
Ha ragione Bridget Randolph: è un problema, quello della corretta presenza sul web, che riguarda molte imprese italiane, tanto più quelle che operano nei vari settori del divertimento, che devono raggiungere un target giovane, composto di “nativi digitali”. Non ci credete? Provate a navigare su alcuni siti di parchi di divertimento, laser game e parchi avventura per verificarlo. Ed i parchi giochi cittadini, o i locali per feste di compleanno? La prima cosa da fare e provare dal proprio cellulare o dal tablet a verificare la navigabilità del proprio sito.
Ma quali azioni mettere in campo? L’articolo che citiamo propone innanzi tutto di “Creare di un sito web mobile-friendly (o aggiornare quello esistente in un sito mobile-friendly). Il sito web è l’elemento di base della presenza online. È il luogo dove i clienti interagiscono principalmente con l’impresa . E’ quindi fondamentale renderlo accessibile a tutti i visitatori, non solo agli utenti desktop”. Una statistica riportata dall’autrice conferma infatti che “il 61% degli utenti mobili che sbarcano su un sito non- mobile-friendly lasciano il sito, per navigare su quello di un concorrente”. Impressionante, no? Il peggior risultato per un imprenditore è quello di favorire involontariamente la concorrenza… Ma come fare a realizzare un sito responsive, che si adatta cioè al dispositivo attraverso il quale è visitato? Secondo l’autrice ”Ci sono tre principali approcci si possono adottare per la creazione di un sito web mobile -friendly.
Utilizzare un responsive design, che ha un solo indirizzo web e gli stessi contenuti, ma utilizza semplicemente diversi CSS per riorganizzare gli elementi di una pagina ed adattarli alle diverse dimensioni dello schermo . Creare un sito dynamic serving ( detto anche adaptive design o RESS ) che conserva una sola URL , ma lavora su contenuti diversi, basati su user agent” ovvero su riconoscimento da parte del server che ospita il sito della tipologia del dispositivo dal quale si naviga, con specifici contenuti ottimizzati, “Oppure creare un sito separato per il web mobile ( es. www.domain.com/m) cioè un sito completamente separata , con URL diversa”, come .
Nessuno di questi approcci è il migliore , e la decisione dovrebbe essere basata su tre cose: i vostri obiettivi, le vostre capacità tecniche, e le esigenze degli utenti” La nota prosegue con alcune interessanti infografiche, che portano ad affermare “che ogni azienda è diversa… Tuttavia, per una piccola impresa con un piccolo sito web ( e un piccolo budget ) , consiglio di utilizzare un modello responsive con un CMS come WordPress “ Ci sono infatti, a non più di 60 euro, modelli di siti in WordPress già ottimizzati per tutti i dispositivi, ed alcuni vengono proposti nell’articolo. Nel frattempo, consiglia l’autrice “se non altro , assicuratevi di avere una pagina di Facebook e Google+ per la vostra attività , perché sono già mobile-friendly” .
Una seconda indicazione è quella di preoccuparsi di “facilitare la ricerca, rendendo semplice farvi trovare dagli utenti con dispositivi mobili” attraverso, ad esempio, azioni SEO se si è scelto di avvalersi di un sito separato per il mobile, e non di un sito responsive.
Molti altri gli stimoli offerti dall’articolo, con proposte di semplici azioni sui social network e su siti e directory locali. Tutto questo, però, solo se si decide una strategia sul web mobile. Chi non ha pratica con WordPress può rivolgersi al proprio webmaster. E’ il momento, per chi non l’abbia fatto, di pensare a come essere sempre più visibili sul web. I costi sono bassissimi in relazione al numero di contatti . In conclusione, un’azienda che ha una presenza web curata e user-friendly, mostra di aver considerazione dei suoi clienti e di saper essere nel mercato. Lasciate che gli altri continuino ad offrire siti vecchi e faticosi da consultare…