Gestori di parchi acquatici in convention, nel corso di Forumpiscine, la fiera di attrezzature per il mondo natatorio che si è svolta a Bologna dal 21 al 23 febbraio scorso. La manifestazione – organizzata da Piscine Castiglione, leader del settore, fornitore di piscine per le gare degli ultimi tre eventi olimpici – si è svolta in due momenti di approfondimento sulla produzione e su temi legati alle normative di sicurezza. La sessione del 22 febbraio è stata aperta da Giorgio Colletto, presidente di A&T Europe – della quale Piscine Castiglione è il ramo italiano – organizzatrice del convegno, il quale ha salutato i presenti e presentato lo scopo del meeting, realizzato per fare il punto sulle novità della produzione ed approfondire alcuni aspetti normativi.
Il primo intervento è stato di Charles Neuman, CEO di WTI, società che ha progettato centinaia di acquapark, tra le quali il recente Yas Waterworld di Abu Dabi e la maggior parte dei parchi più famosi nei cinque continenti. Il più noto consulente del settore ha presentato e commentato le scelte progettuali di alcune delle realizzazioni che si devono al suo team di circa 50 persone. E’ stata poi la volta di Sohret Pakis, marketing manager di Polin, il marchio di scivoli acquatici di nuova generazione, commercializzato da Piscine Castigione. Nell’intervento è stato sottolineato il valore della produzione in termini di innovazione. Gli scivoli Polin sono infatti realizzati in RTM, un processo produttivo effettuato con iniezione di resina in stampi chiusi. A differenza del sistema a stampo aperto, questa tecnica permette di realizzare un prodotto con caratteristiche eccezionali in termini di lucentezza su tutte le facce dello scivolo, creando superfici estremamente lisce sui due lati, che offrono eccellenti proprietà di scivolamento e resistenza. Sono state poi presentate le diverse soluzioni, che consentono di stampare scivoli a superficie traslucida, attraverso la quale è possibile osservare la scivolata degli utilizzatori, oltre a scivoli con disegno tigrato o rigato, o interrotto da anelli traslucidi, che sostituiscono egregiamente l’illuminazione con led. Infine la responsabile dell’azienda turca ha presentato alcune realizzazioni, tra le quali lo scivolo Intrigo, recentemente installato ad Acquavillage di Cecina, vincitore del Parksmania Award.
Pier Pierucci, direttore creativo di Aquafan, ha quindi preso la parola per offrire ai presenti alcuni spunti tratti dall’esperienza del parco acquatico più noto della Riviera, nel contesto del distretto turistico riminese, con le sue peculiarità. Infine Fabio Pignata, direttore creativo di Art&Project, recentemente acquisita da Piscine Castiglione, ha svolto un intervento sulla tematizzazione degli acquapark. Lo scenografo di Rainbow Magicland ha evidenziato la valenza della tematizzazione nel contesto acquatico, elemento che contribuisce in modo sostanziale a realizzare quella offerta di esperienze e sensazioni che caratterizzano da sempre i parchi a tema. Ampi interventi scenografici costituiscono la nuova tendenza anche nella progettazione, o riqualificazione, dei parchi acquatici.
La mattina successiva Lionello Ambrosi, a capo della divisione industriale di A&T Europe-Piscine Castiglione – professionista con una pluridecennale esperienza internazionale nei comitati che hanno elaborato le norme tecniche di settore – ha illustrato il valore delle normative tecniche, ricordando che esse sono applicabili su base volontaria, se non recepite da norme nazionali. Ambrosi ha tuttavia evidenziato che la mancata applicazione di norme tecniche comporta comunque l’onere di dimostrare, in caso di incidente, di aver messo in atto accortezze ed interventi con efficacia equivalente rispetto a quelli previsti. Nell’intervento sono state inoltre commentate le norme ISO relative alla cartellonistica, e richiamate alcune norme tecniche inerenti i componenti con i quali sono realizzate le piscine. In merito alla norma UNI EN1069 sugli scivoli acquatici, Ambrosi – che ha partecipato alla stesura – ha sottolineato l’approccio innovativo rispetto al testo del 2002. Si è infatti scelto di evitare norme morfologiche, troppo focalizzate sulla descrizione di singoli prodotti, che limitano le possibilità di introdurre innovazioni non previste dagli standard, per emanare un testo che evidenziasse i principi e criteri generali di buona progettazione e costruzione, con elementi importanti relativi alla valutazione dei rischi. La norma, divisa in due parti (vedi Lo Spettacolo Viaggiante n. 9\10 e 11\12-2012 ed 1\2-2013) include anche esempi di realizzazione di un’analisi di risk assessment ed è applicabile, a differenza di quella del 2002, a tutte le tipologie di acquascivoli, a prescindere dalla loro altezza minima.
E’ seguito poi un intervento di Maurizio Crisanti, di ANESV, che ha commentato la procedura di registrazione degli scivoli acquatici e delle altre attrazioni, introdotta dal DM 18 maggio 2007, recentemente aggiornato. Nell’intervento sono state descritte le fasi del procedimento che si conclude con l’assegnazione del codice identificativo comunale e tracciato l’ambito di applicazione, che include anche altre tipologie di attrazioni spesso presenti in un parco acquatico, quali playground, apparecchi a gettone o moneta, trenini a percorso libero ecc.
Al termine del seminario Alberto Magnani di Demoskopea ha presentato un’indagine statistica sui parchi acquatici. Sono 24 i responsabili delle strutture intervistate, i cui risultati hanno messo in evidenza aspetti interessanti. Dalla ricerca è emerso che, a fronte di un modesto calo di visitatori nella stagione 2012, è stato tuttavia avvertita una significativa flessione della spesa pro capite all’interno del parco. Rilevante in ogni caso, a detta degli intervistati, l’apporto degli oratori e centri estivi, fondamentale nei periodi di minore afflusso. Tra le domande somministrate, alcune hanno riguardato le difficoltà riportate dagli imprenditori del settore: molti degli intervistati hanno sottolineato la difficoltà di districarsi nelle normative di sicurezza e negli obblighi a carico dei gestori. Altra problematica segnalata è stata quella inerente gli aspetti contrattuali ed i costi del personale, che costituiscono mediamente il 30% delle uscite, unitamente ad una media del 7% per costi legati al marketing. Evidenziato dagli intervistati anche il problema delle richieste di risarcimento per lesioni, spesso provocate al di fuori del parco, e la necessità di individuare nuove coperture assicurative. L’indagine ha rilevato una sempre più scarsa marginalità rappresentata dalle spese per ristorazione e bevande. Alberto Magnani ha evidenziato l’esigenza di riverificare le scelte relative al food&beverage, orientandosi verso prodotti maggiormente remunerativi, da offrire a prezzi più contenuti. Una convention di settore costituisce un interessante momento di conoscenza e scambio di esperienze tra gestori: tra i momenti più apprezzati, la cena in una tipica osteria bolognese, offerta dagli organizzatori, e i coffee break con prodotti della “ristorazione fun”, a cura di Fun Food Italia.
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