Elenco delle attrazioni dello spettacolo viaggiante, perché conviene aggiornarlo? In questo periodo sono molti gli esercenti alle prese con la registrazione delle loro attrazioni. Tra questi i più preoccupati sono coloro che hanno acquistato “attrazioni” non ancora inserite nell’elenco. Sono molte infatti le novità in questo settore, e di questo c’è da esserne lieti, perché inventando nuove attrazioni si dà vitalità al settore. Ma non si può nascondere la preoccupazione degli esercenti che gestiscono i cannoncini ad aria compressa, i Tori per bambini ed il simulatore di gravità, che qualcuno chiama “Gyruss”. Sono infatti alcune decine gli esemplari di queste attrezzature, già acquistati dagli associati.
Non tutti i comuni sono infatti disposti a registrare i “tori” come giostre a cavalli o i cannoncini come “Rompitutto”. Purtroppo si ripete la storia del “Saltamontes” e delle piste Quad, e di altre attrazioni che sono vendute senza che ne sia stato richiesto l’inserimento in elenco. Ovviamente la mancata inclusione tra le attività di spettacolo viaggiante ha conseguenze molto penalizzanti: nessuna riduzione per le tariffe relative all’occupazione del suolo pubblico, niente contributi ministeriali per l’acquisto, aliquota iva suggli incassi al 20%, scontrino fiscale ecc. .
Il provvedimento che integra l’elenco viene aggiornato in genere una volta l’anno, ed ecco l’aggiornamento dell’elenco delle attrazioni 2023.
C’è una soluzione a questo problema? Innanzi tutto dobbiamo ricordare che l’elenco ministeriale è uno strumento fondamentale per la erogazione dei contributi tratti dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo, per il rilascio delle licenze di esercizio e per la fruizione delle agevolazioni fiscali e tariffarie. Sarebbe necessaria una maggiore consapevolezza da parte di chi queste attrazioni progetta, produce o importa dall’estero. L’inclusione nello spettacolo viaggiante è uno strumento importante per potenziare le vendite, ad esempio.
E’ infatti utile poter informare il potenziale cliente che l’acquisto di quell’attrazione è in parte finanziabile attraverso il Fondo Unico Spettacolo, oggi Fondo nazionale per lo Spettacolo dal Vivo, che fruisce di una aliquota IVA più bassa rispetto a quella prevista per altre attività di servizi, che qualora occupi il suolo pubblico avrà abbattimenti rilevanti, che anche l’imposta sulla pubblicità sarà agevolata. Sul piano della normativa, lo strumento per l’aggiornamento dell’elenco, una volta effettuato con decreto ministeriale è stato modificato – e su questo l’Associazione ha lavorato molto – in un decreto del Direttore Generale dello Spettacolo. Certo la competente commissione ministeriale si riunisce poche volte l’anno: tuttavia in alcuni casi sono bastati pochi mesi per ottenere l’aggiornamento.
Certo le attrazioni sono soggette alla registrazione, di cui al DM 18 maggio 2007, e per evitare la complessa procedura alcuni produttori hanno ipotizzato di escludere dall’elenco qualche attrazione, come i giochi gonfiabili. Se è vero che la registrazione delle attrazioni è cosa complessa da ottenere – soprattutto per chi importa giochi cinesi privi di certificazioni dei materiali – si deve riconoscere che la sicurezza degli utenti è nell’interesse di tutti, e dovrebbe superare le logiche commerciali. Ma così non è. Si preferisce escludere i giochi dallo spettacolo viaggiante, ottenendo di dover certificare i corrispettivi, solo per vendere qualche esemplare in più. Ma questa è un’altra storia…