Hai bisogno di effettuare votazioni online? Magari gestisci un’ associazione di categoria, una ASD, una Pro Loco, un condominio o un soggetto sportivo, associativo o politico che abbia necessità di effettuare elezioni e sondaggi dal web. In tempi di Covid-19 il voto online è la soluzione migliore per evitare riunioni in presenza. Ovviamente vuoi garantire la massima sicurezza del sistema e la riservatezza dell’espressione di voto degli elettori.
Recentemente mi sono occupato del rinnovo delle cariche associative di un’organizzazione di categoria, la cui assemblea aveva deliberato di procedere con votazione online.
Le piattaforme per il voto online che ho testato:
Ho testato quattro possibilità, tutte valide a mio avviso:
- Electionbuddy è un sistema che ha notevoli punti di forza. La piattaforma è interamente personalizzabile, permette di inserire liste di candidati, ognuno dei quali con foto, curriculum o “programma elettorale” e di aggiungere alla scheda campi precompilati con i nominativi delle candidature e/o campi a testo libero, per votare chiunque risulti eleggibile. Come funziona? Per iniziare ci si registra al sito e si imposta la elezione, indicando l’intervallo di date nelle quali sarà possibile votare online, personalizzando la scheda di votazione con i campi per l’espressione di voto e le eventuali candidature. Il sistema è piuttosto economico: permette elezioni – o sondaggi – gratuiti fino a 20 votanti, a 19 dollari fino a 350 votanti e così via, fino a un massimo di 99 dollari per 1.000 votanti. Per un numero di votanti ancora più numeroso è possibile richiedere una quotazione personalizzata.
- Votafacile è una piattaforma tutta italiana, attraverso la quale è possibile effettuare elezioni e sondaggi online da PC, tablet e smartphone. Il sistema è semplice da utilizzare, c’è una versione gratuita, fino a 30 votanti, ed è a pagamento, con votazioni illimitate a €100 l’anno. Può essere utilizzata per votazioni, elezioni di aziende, associazioni, cooperative e per ogni soggetto plurale. Il sistema permette anche di approvare bilanci e statuti e si attiva registrandosi. E’ possibile caricare l’elenco dei votanti e le email da un foglio elettronico, come Excel. Il tutto garantendo il rispetto della privacy, della segretezza e della sicurezza del voto elettronico. L’ultima versione permette di effettuare il voto per delega, impostandone i parametri e di impostare l’orario, così da poter votare nel corso di un’assemblea online limitando il tempo per esprimere il voto a qualche minuto.
- VotarePA è vantaggiosa per votazioni con basso numero di votanti. Si paga per ogni votazione con un sistema a crediti Pay per Use. Fino a 100 votanti nella versione base costa €18 per votazione. Permette anche l’acceso con SPID, che si paga a parte ma garantisce pienamente la corretta identità del votante. Un sistema semplice da settare, che può essere anche impostato dagli operatori della piattaforma, per i meno tecnologici, pagando il costo del servizio.
- Doodle di Google, così come il tool Moduli, è un sistema facile e sicuro per effettuare gratis elezioni e sondaggi online. Lo so, sembra uno strumento troppo semplice e “povero”. Doodle offre invece un buon sistema per votare online, sicuro perché legato agli account di Google, ed estremamente curato nella User Experience. Creare una votazione elettronica è molto semplice: si entra nella piattaforma – alla quale consiglio di registrarsi ed accedere con un account, per poter gestire al meglio i risultati del voto online – e si genera facilmente un sondaggio, anche con caselle a testo libero, adatte a generare una sorta di scheda elettorale. La versione Premium, con abbonamento annuale da un minimo di €84, permette di ottenere servizi aggiuntivi e la eliminazione delle inserzioni pubblicitarie sulla scheda, poco eleganti per una votazione istituzionale.
L’esperienza effettuata con la mia votazione online mi fa trarre qualche considerazione:
Ho scelto di inviare le credenziali con il servizio postale – affinché nelle aziende le credenziali giungessero effettivamente alla persona legittimata ad esprimere il voto – e le uniche difficoltà le ho avute con Poste Italiane, per la nota inefficienza. Ho rimediato segnalando con una newsletter al gruppo di votanti l’avvenuto invio delle credenziali ed invitando chi non le avesse ricevute a segnalarlo, provvedendo poi ad inviarle in PDF tramite email. Le credenziali generate dai sistemi che ho presentato possono essere utilizzate una sola volta, quindi il pericolo di duplicazioni dei votanti è scongiurato. In un altro caso mi ha aiutato la PEC, che tuttavia non tutti ancora possiedono.
Altra riflessione sul voto online: nel mio caso avevo l’esigenza di far votare soggetti di tutte le regioni italiane, ed il voto tramite web era una buona soluzione. Mi ha sorpreso tuttavia la percentuale di votanti, che è stata del 32,7 % . Non eccezionale, se si pensa che il voto poteva essere espresso anche da casa ed in qualsiasi ora. Ovviamente tutto dipende dalla comunicazione che si effettua e dalla rilevanza del voto per gli elettori o votanti.
Nel complesso, tuttavia, un’esperienza molto positiva, che ha permesso di votare da remoto. In questo specifico momento storico, legato alla pandemia, durante la quale molte riunioni e assemblee si sono svolte da remoto, il voto online si è rivelato efficace e difficilmente contestabile, non ho infatti ricevuto alcun ricorso, perché si evita il fattore umano, che comporta l’errore, nei casi più banali, o la manomissione dei risultati, che il voto online di fatto impedisce.