Di parco di divertimento parlano solo i giornali stranieri, in Italia si titola “Non sarà Venezialand”, e sì, perché bisogna fare attenzione con le parole; nel nostro Paese molto spesso i giornalisti ed i politici usano il termine “Disneyland” per indicare un progetto che degraderebbe il Bel Paese, patria del “bel canto” e di Dante Alighieri, retrocedendolo alla stregua – udite, udite – delle altre nazioni industrializzate. Non sanno, costoro, che l’universo dei Walt Disney World Resort occupa oltre 67.000 persone, ed offre un sano divertimento a ragazzi e famiglie, altrimenti ne parlerebbero con maggiore rispetto.
In ogni caso, un po’ è vero. Non sarà proprio Disneyland, perché il progetto della Zamperla spa, presentato il 30 ottobre nella prestigiosa sede dell’università Cà Foscari, dal Rettore Carlo Carraro, in un’aula con vista mozzafiato sul Canal Grande, è qualcosa di più. Innanzi tutto per la scelta del luogo, l’isola di San Biagio: Sacca San Biagio è un’isola della laguna veneta e, come le altre “sacche”, è artificiale e di recente formazione. Fu realizzata infatti settant’anni fa, in seguito all’accumulo delle immondizie: una discarica che ha poi ospitato l’inceneritore, attivo fino alla metà degli anni ’80. Un ambiente degradato, che il nuovo progetto intende bonificare e riqualificare. Poi per il contesto, la città di Venezia, territorio estremamente prezioso sul piano dei beni artistici ed, architettonici, e delicato sul piano naturalistico, che impone scelte rispettose ed adeguate.
Ma veniamo al progetto, presentato da Alberto Zamperla, titolare della Antonio Zamperla spa – azienda con oltre 500 dipendenti, produttrice di attrazioni dal mercato mondiale, sue molte attrazioni nei parchi Disney, e noto per aver riqualificato in 100 giorni il parco newyorkese di Coney Island – che si è soffermato sulla sua passione per la storia e per Venezia, “città dal potere sempre democratico, mai occupata per mille anni” nel quale sarà realizzato un giardino, sull’esempio del Tivoli di Copenaghen, che consentirà ai visitatori di conoscere la storia della città, grazie ad 80 milioni di investimenti, che creeranno circa 500 posti di lavoro in piena stagione.
L’architetto Lorella Bressanello ha presentato il progetto: sull’isola, circondato da una cintura a disposizione della città, per piacevoli passeggiate, sarà realizzato un polo “dedicato a cultura, recupero di storia ed antiche tradizioni lagunari”. All’isola si accederà con apposite linee di vaporetti, o dal ponte che la collega a Sacca Fisola dove sarà realizzato un grande anfiteatro all’aperto, in grado di ospitare rappresentazioni ed eventi. Il polo sarà interamente tematizzato e progettato senza barriere architettoniche e con la massima attenzione all’inclusione delle persone con esigenze speciali. All’ingresso sarà realizzato un grande mercato delle merci, tipico della grande Repubblica marinara, che ospiterà l’eccellenza dell’artigianato veneto, e consentirà poi di immergersi nella storia della città, attraverso una grande installazione multimediale, seguita da un bacino artificiale che ospiterà la ricostruzione della battaglia di Lepanto ed un’area dedicata ai fasti del Carnevale, noto in tutto il mondo.
Patrizia Torricelli, professore ordinario di ecologia, ha presentato l’area dedicata alla ricostruzione dell’habitat della laguna, che sarà visitabile attraverso una passerella che si inoltrerà in un tunnel sottomarino. Alcune barene, tipici casoni dei pescatori, ospiteranno uno spazio didattico sulle tecniche e sugli attrezzi per la pesca in laguna. Saranno introdotte piante ed animali tipici dell’ambiente veneziano.
Infine Sauro Genchi, professore ordinario di archeologia medievale, ha presentato l’area tematica sulla storia di Venezia, dal IX secolo in poi, attraverso una installazione multimediale di forte coinvolgimento, seguita dal bacino artificiale che ospiterà tre galeazze – grandi navi armate, l’evoluzione della galea prima della realizzazione del galeone – della battaglia tra Veneziani ed Ottomani. L’area che riprodurrà i fasti del Carnevale sarà uno spazio all’aperto, con attrazioni e spettacoli a tema.
Da tempo gli operatori turistici della città lagunare lamentano la mancanza di uno spazio nel quale scolaresche e gruppi di turisti possano informarsi sulla città, partecipare a spettacoli e trascorrere una serata senza congestionare il delicato tessuto urbano, sempre pieno di turisti. La Alberto Zamperla spa ha proposto un progetto intelligente, che riqualifica uno spazio fortemente degradato, non adiacente al delicato centro storico ed ai musei cittadini, in grado di offrire ciò che manca al sistema turistico veneziano. Un potenziamento dei servizi al turismo, ed uno spazio per eventi – un mercato che non sempre la città lagunare riesce ad intercettare – al servizio della città, con la finalità di far fermare i turisti una notte in più.